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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

A Roma le imprese crescono a rilento: colpa di abusivi e burocrazia

Il neo assessore Carlo Cafarotti: "Linea dura sull'abusivismo commerciale"

Crescono a Roma le imprese di commercio, turismo e servizi. Nel 2017 la Capitale ha registrato infatti un saldo positivo di 8.709 aziende del terziario, dato dalla nascita di 27.329 nuove realtà, a fronte di 17.251 cessazioni. Nonostante il saldo positivo, però, dal 2009 a oggi il trend delle imprese romane è peggiorato rispetto a quello nazionale, che segna un indice positivo pari a 188, a fronte di quello capitolino di 136. 

"Il terziario si conferma motore dell'economia romana con un potenziale enorme, ma oltre la crisi che non è ancora finita, i lacci che frenano la crescita restano abusivismo, pressione fiscale e burocrazia", ha detto il commissario di Confcommercio Roma, Renato Borghi, che ha presentato i dati di una indagine sul clima di fiducia delle imprese del terziario della Città metropolitana di Roma. Realizzata in collaborazione con Format research, la ricerca rappresenta la prima uscita dell'Osservatorio terziario Roma e segnala l'andamento dei primi tre mesi del 2018 sulla base di un campione di 700 imprese intervistate. Secondo lo studio, il primo fattore di ostacolo alla crescita per il 90% delle imprese intervistate è la pressione fiscale, per l'85% la burocrazia e per l'84% l'abusivismo. 

"Su questi temi è necessario che le istituzioni offrano ascolto - ha aggiunto Borghi - proprio perchè la ricerca dimostra che c'è sfiducia in questo senso: la maggioranza degli imprenditori non credono che le istituzioni saranno sensibili alle loro istanze. E invece questo dobbiamo chiederlo, credo che sia una pretesa legittima da parte di chi ha sulle spalle la potenzialità di crescita di questa città e in generale del Lazio". E le potenzialità di crescita delle imprese legate a commercio, turismo e servizi sono tutte nei numeri, che dimostrano come nella Capitale l'86,3% delle imprese siano dedicate al terziario, mentre le aziende di altri settori coprono soltanto il 13,7%. Per quanto riguarda l'universo degli addetti, il terziario offre lavoro all'83,3% di loro, mentre gli altri settori arrivano al 16,7%. Stesse proporzioni per il capitolo sul valore aggiunto, con l'82,2% coperto dal terziario e il 17,8% che arriva da altri settori di attività.

In totale, le imprese del settore in Italia sono 2.604.064. Di queste, 208.712 si trovano a Roma, che dunque conta sul suo territorio l'8% del totale delle aziende del settore e fa guadagnare al Lazio il 10,4% del totale e una concentrazione di 269.668 aziende del settore. La loro fiducia nell'andamento dell'economia e' "leggermente piu' basso" rispetto al sentimento nazionale. Il 65,8% degli imprenditori romani e' convinto che nei prossimi anni l'Italia sara' un Paese fortemente impoverito dalla crisi, mentre per il 58,0% le loro istanze non saranno ascoltate dalle istituzioni. "Chiediamo al neo assessore Cafarotti di continuare con l'azione di contrasto all'abusivismo iniziata da Adriano Meloni", ha aggiunto Borghi, secondo il quale la pressione fiscale "è ancora una montagna da scalare che incide sulla competitivita. Se a Milano un negozio paga 1.400 euro per i rifiuti, a Roma se ne pagano 2.400. E per la burocrazia - ha detto infine - dobbiamo calcolare che in Italia impieghiamo 238 ore per adempiere alle richieste di documenti a fronte delle 161 ore calcolate in Europa". 

"La prima cosa che voglio dire è che la lotta all'abusivismo sarà pari se non di più, con me non ci saranno linee morbide o dietro front", ha risposto Cafarotti, che ha sottolineato come "la mia attenzione è rivolta all'universo dei piccoli esercenti, perchè rappresentano un substrato importantissimo per l'economia romana. In questo contesto finanziario - ha aggiunto l'assessore intervenuto alla Confcommercio per una delle sue prime uscite pubbliche - sarebbe auspicabile immaginare come aumentare il livello di leva. È mia intenzione fare rete con i vari livelli istituzionali, quindi rivolgermi immediatamente alla Regione per favorire lo sviluppo economico". 

(Fonte Agenzia Dire)

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