Immigrati: 352.246 cittadini stranieri regolari a Roma nel 2011, aumento del 2%

Nel 2011 sono diventati 352.246 i cittadini stranieri del comune di Roma: un aumento del 2% rispetto all'anno precedente, con un'incidenza sulla popolazione del 12,2% e con una grande presenza femminile (53%). Questi alcuni dei dati che emergono dal rapporto Idos della Caritas, redatto dall'osservatorio sulla migrazione. In un decennio, poi, i soggiornanti non comunitari sono praticamente raddoppiati, toccando quota 348.276: l'85,5% concentrati nella provincia romana. In pratica, sono 615.000 nel Lazio, di cui 511.000 solo nella provincia di Roma: la maggior parte, tra i non comunitari, sono filippini, bengalesi e indiani; tra i comunitari, sono principalmente romeni, polacchi e bulgari.

Difficile è però la situazione dei permessi: più di 23.000 sono quelli non rinnovati da cittadini non comunitari, segno delle difficoltà legate alla possibilità di permanenza in Italia in caso di disoccupazione, legata fondamentalmente alla crisi. Dall'altro lato, però, sono aumentati gli imprenditori immigrati: se, infatti, le
imprese con titolare nato in Italia sono diminuite dell'1,4%, quelle dei nati all'estero (inclusi anche gli italiani rimpatriati) sono cresciute del 31,6%. E anche il tasso di occupazione, per gli immigrati, è migliore di quello degli italiani: 71,9% contro il 62,5% dei cittadini del nostro paese.

E per quel che riguarda la scuola, la provincia di Roma è, dopo Milano, quella con più cittadini non italiani iscritti nell'anno 2011-2013: 56.823, di cui più del 40% nati in Italia. Nel Lazio sono in tutto quasi il 10% della quota nazionale, con 72.619 alunni. Dato impressionante, quello degli alunni stranieri nati in Italia: sono il 90% quelli che studiano a Roma, che si presenta dunque come la capitale delle nuove generazioni di immigrati.