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Economia Fiumicino / Via del Serbatoio

Fiumicino, Comune anticipa l'alzata del Ponte Due Giugno: commercianti in rivolta

Commercianti di via del Serbatoio e Torre Clementina in subbuglio dopo la decisione dell'amministrazione di anticipare di un'ora (dalle 20 alle 19) l'alzata del Ponte Due Giugno

Un vero e proprio controsenso, una bastonata all'economia di un intero quartiere, un ingiustizia. Questo in sintesi il pensiero dell'opposizione dopo che l'amministrazione comunale di Fiumicino decide di anticipare di un'ora, l'ora nevralgica di rientro dal mare, l'alzata del Ponte Due Giugno. Tra i negozianti è caos: “Aver anticipato di un’ora l’alzata del Ponte Due Giugno dalle 20 alle 19 significa dare un ulteriore colpo di grazia al piccolo commercio, già provato dalla crisi dei consumi riscontrati negli ultimi tre anni” - spiega a nome di diversi commercianti della zona Gabriella Deragna, titolare di una libreria in via del Serbatoio.

UNA DECISIONE AMBIGUA - “Di solito - continua la commerciante -  l’orario di chiusura degli esercizi varia dalle sette mezza alle otto, ma questa decisione ci costringe ad abbassare le saracinesche un’ora prima, alle sei e quaranta mettiamo tutto via. La zona si svuota, tutti cercano di attraversare il Ponte per non rimanere imbottigliati. Torre Clementina? Anche lì diversi commercianti sono arrabbiati. Condivisione? Nessuno ci ha avvertito, nessuno è venuto a parlare con noi per chiederci cosa ne pensassimo, anche perché li avremmo implorati di non farlo. Ci siamo ritrovati questa decisione che non condividiamo e della quale non capiamo francamente nemmeno le motivazioni”.

NESSUN PREAVVISO - “Ce ne siamo accorti il giorno stesso, perché abbiamo notato un grandissimo traffico su via della Torre Clementina e le strade limitrofe. Un caos pazzesco, non si muoveva una macchina. Calo delle vendite? Che sia tutto da imputare all’anticipo dell’alzata sarebbe una bugia, ma certo questa decisione non ci aiuta. Raccolta firme? Ci stiamo pensando, se fosse utile per far cambiare idea all’amministrazione comunale l’avvieremmo subito. In estate le barche possono anche attendere, non credo ci sia tutto questo bisogno di farle rientrare alle sette. C’è ancora luce alle venti. Per noi invece chiudere un’ora dopo potrebbe significare una boccata d’ossigeno in un periodo particolarmente difficile”.

L'OPPOSIZIONE - “Da una decina di giorni abbiamo messo sul tavolo delle varie commissioni una risoluzione per riportare l’alzata del ponte alle 20 piuttosto che alle 19 come oggi - spiega il capogruppo della lista civica Destinazione Futuro, Raffaello Biselli. Non c’è solo il problema dei commercianti ma anche quello di turisti e bagnanti. Alle 19 è il momento clou: tutti escono dagli stabilimenti o dai chioschi. Anticipare l’alzata del ponte acuisce il problema del traffico con gravi ripercussioni su tutta la zona di Fiumicino”.

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