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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia

Bilancio, "bocciati" i conti: il Comune di Roma declassato da Fitch

Fitch ha ridotto il rating di lungo termine del comune di Roma. Nel mirino la debolezza del bilancio corrente, in un contesto di prevista crescita del debito, sia del Comune che delle aziende partecipate

Fitch, l'agenzia internazionale di valutazione del credito, ha ridotto il rating di lungo termine del comune di Roma da 'AA-' ad 'A+' e quello di breve termine da 'F1+' ad 'F1'. In una nota, diffusa dall'agenzia di affidabilità creditizia, si evince che l'azione di rating riflette le persistenti tensioni di liquidità, in parte dovute alla debolezza del bilancio corrente di Roma, in un contesto di prevista crescita del debito, sia del Comune che delle aziende partecipate.
Il rating è stato ridotto nonostante il bilancio di Roma sia stato sollevato dalle passività antecedenti Aprile 2008, inclusi 6,5 miliardi di euro di mutui e prestiti obbligazionari. La mancata rimozione dei fattori che generano tensioni di liquidità potrebbe portare ad un ulteriore peggioramento del rating.
Di converso, si legge infine, il mantenimento di un livello di indebitamento inferiore al 50% delle entrate correnti e il rafforzamento del margine operativo verso al 10% delle entrate correnti, rispetto al 5% previsto da Fitch, potrebbero portare in futuro ad un miglioramento del rating.

L'assessore al Bilancio e allo Sviluppo economico, Carmine Lamanda, in merito alla nota diffusa oggi dall'agenzia internazionale di valutazione del credito dichiara: “La riduzione del rating da parte di Fitch evidenzia la necessità di intensificare lo sforzo avviato da Roma Capitale per il risanamento dei conti capitolini e può essere recuperato se dimostreremo una forte capacità di reazione”.

Per Lamanda, la motivazione risiede nella "riduzione del margine operativo rispetto alle entrate correnti di bilancio, piuttosto che sull'indebitamento nei confronti del sistema bancario. Quest'ultimo risulta, infatti, attestato su livelli contenuti pur tenendo conto del fabbisogno finanziario relativo al completamento dei lavori delle nuove linee metropolitane". Uno squilibrio che dipende dalla "riduzione del margine operativo dovuta alla flessione dei trasferimenti statali e regionali destinati all'Amministrazione e alla conseguente necessità di provvedere con risorse proprie una serie di interventi che, in precedenza, trovavano copertura nel bilancio dello Stato o in quello della Regione".

Di conseguenza, bisognerà accelerare alcune misure come "gli interventi per la razionalizzazione e il controllo della spesa corrente", rafforzare "il sistema e i processi di riscossione delle entrate di Roma Capitale" e "proseguire sul sentiero di riduzione dei costi intrapreso con la costituzione della Centrale Unica degli acquisti che ha permesso di ottenere risparmi su base annua di circa 21 milioni di euro. Per il neo titolare del Bilancio capitolino il giudizio di Fitch dipende anche dalla situazione di alcune aziende partecipate. Pertanto, "si dovrà accelerare il percorso di risanamento di Atac che sarà individuato con la presentazione del piano industriale atteso nelle prossime settimane". L'obiettivo è quello di "riportare in equilibrio i conti dell'azienda in analogia con quanto è già stato fatto per Ama che ha chiuso il bilancio 2009 in utile e ha già avviato un'azione di rafforzamento patrimoniale tesa a ridurre il suo indebitamento".

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