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Economia Fiumicino

EasyJet saluta Roma: "Fiumicino genera ritorni inferiori delle altre basi"

Una nota della compagnia spiega: "Il peggioramento dei risultati di Roma Fiumicino deriva da elevati costi aeroportuali, più che raddoppiati dal 2012 e soggetti a ulteriori aumenti superiori ai tassi d'inflazione negli anni a venire"

Continua il periodo nero per l'aeroporto di Fiumicino. Dopo l'incendio e il conseguente mese terribile, chiuso con il taglio dell'operatività del T3, oggi la notizia di EasyJet che abbandonerà lo scalo romano. E' la stessa compagnia a spiegarlo.

"La base di Roma Fiumicino genera ritorni inferiori alle altre basi di easyJet e i nuovi servizi e destinazioni che verranno operati successivamente alla ricollocazione degli aeromobili saranno maggiormente in linea con le esigenze dei clienti e forniranno maggiori ritorni per la compagnia. Il peggioramento dei risultati di Roma Fiumicino deriva da elevati costi aeroportuali, piu' che raddoppiati dal 2012 e soggetti a ulteriori aumenti superiori ai tassi d'inflazione negli anni a venire".

Non ci saranno, a detta dell'azienda, contraccolpi occupazionali: "La chiusura non avrà impatto sull'occupazione poiche' easyJet offrirà a tutti gli equipaggi basati a Roma un impiego presso le altre basi italiane di Milano, Napoli e Venezia. La compagnia predisporrà inoltre piani di trasferimento individuali, con l'obiettivo che tutti possano continuare a lavorare con easyJet".

"L'Italia resta un mercato strategico per easyJet e i nostri piani per il 2016 ci consentiranno di aumentare la nostra presenza a Milano, Napoli e Venezia, aree in cui riteniamo ci siano maggiori opportunità di crescita sostenibile di lungo periodo", spiega la ceo Carolyn McCall. "Continueremo ad assicurare collegamenti tra Roma Fiumicino e il nostro network europeo - aggiunge - in una modalità più in linea con le esigenze dei nostri passeggeri".

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