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Economia

Suolo pubblico: "Con le tasse progetti urbani di riqualificazione"

Una proposta di delibera del presidente della Commissione Commercio, Orlando Corsetti. Verde pubblico, giochi per i bambini, rimozione di manifesti abusivi alcuni degli interventi in elenco

Chi occupa il suolo pubblico potrà destinare la tassa per piccoli progetti urbani sul territorio. E' in nuce la proposta di delibera del presidente della Commissione Commercio in Campidoglio, Orlando Corsetti, tra i soggetti che in queste settimane si stanno occupando della stesura del nuovo regolamento su OSP e COSAP. 

Tra le novità già presenti, che vanno dalla zonizzazione delle tariffe al nuovo catalogo degli arredi, si vorrebbe inserire anche la possibilità di affrancazione del canone COSAP a fronte di forniture di beni e servizi pubblici e gratuiti. In realtà si tratta di una disciplina di dettaglio che andrebbe ad affiancare la Deliberazione n.49 del 16 gennaio 2001, che già prevede delle linee di indirizzo in merito. 

Funzionerebbe all'incirca così. Un esercizio che occupa parte di un marciapiede con sedie e tavolini può pagare tutto, o in parte, il canone, devolvendolo in progetti per il restauro del quadrante, della via, o della piazza dove insiste la sua attività. Non da solo, perché il canone probabilmente non sarebbe sufficiente, ma costituendosi in Associazione temporanea o di scopo con altri esercizi limitrofi. 

Quali interventi sarà possibile effettuare? Nell'elenco dell'articolo 2 della delibera, ne leggiamo vari. Si va dalla semplice manutenzione del verde e dei giochi per bambini, al rifacimento di elementi di arredo quali illuminazione, dissuasori di traffico, cassonetti per i rifiuti concordati con Ama, a veri e propri servizi integrativi di pulizia, che comprendono la cancellazione di scritte vandaliche dal muro e rimozione di manifesti abusivi. Nella lista anche l'abbattimento delle barriere architettoniche. 

Durante i lavori il Municipio potrà avvalersi di un Osservatorio istituito ad hoc che a cadenza regolare monitora la situazione dei vari progetti, oltre a individuare nuove aree che abbiano i requisiti per essere inserite in un programma di riqualificazione. Insomma, se messo in atto come descritto nella proposta di delibera, per tante zone cittadine abbandonate al degrado, potrebbe fare la differenza. 

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