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Economia

Cna, crollano le immatricolazioni: in 13 anni acquisto auto dimezzato

Nel 2000 le nuove auto acquistate nella Capitale erano 338.798. Cifra che nel 2013 si è assestata a 181.498. Non meglio è andata per ciclomotori e moto. I dati di Associazioni Revisioni di Qualità e Cna di Roma su statistiche dell'ACI

Crollano le immatricolazioni nel Lazio: in 13 anni l’acquisto di auto si è praticamente dimezzato. Secondo un’elaborazione curata da Associazioni Revisioni di Qualità e Cna di Roma su statistiche dell’A.C.I., nel 2000 le nuove auto acquistate nella Capitale erano 338.798. Cifra che nel 2013 si è assestata a 181.498. Non meglio è andata per ciclomotori e moto: nel 2000 le nuove immatricolazioni erano 63.954, l’anno scorso appena 18.090.

Sono alcuni dei risultati presentati oggi dalla Cna di Roma che, con l’Associazione Revisioni di Qualità, ha presentato l’Unione dei Centri Revisione, frutto di un progetto portato avanti grazie al contributo della Camera di Commercio di Roma. Gli aderenti alla rete, che conta già 39 centri di revisione, garantiscono correttezza e trasparenza e possono essere localizzati e contattati dal sito www.unionecentrirevisione.it, dove è disponibile un’area informativa con tutte le risposte a possibili dubbi e un’area dedicata alla comunicazione con il pubblico.
 
Un parco auto sempre più vecchio crea evidenti rischi per la sicurezza dei cittadini sulle strade
. In Italia, nel 2011, l’età media della rottamazione era di 13,6 anni. Dei 37 milioni di vetture, oltre 4 milioni aveva più di 20 anni, mentre 3 milioni un’età compresa tra 16 e 20 anni. Ben 8,3 milioni avevano tra 11 e 15 anni, mentre circa sei auto su 10 avevano fino a 10 anni di età. E nel Lazio non va meglio: l’età media del parco circolante dei circa 3,7 milioni di autoveicoli (2,7 a Roma) rimane nella media nazionale. Auto vecchie che, se non opportunamente controllate, mettono a rischio la sicurezza dei cittadini sulle strade. Ecco allora che il momento della revisione diventa molto importante, a partire dalla scelta del centro che lo effettua.
 
Nel Lazio si contavano a dicembre dell’anno scorso 646 centri di revisione con un aumento costante negli ultimi anni (erano 577 nel 2011) che ha innescato nel tempo il fenomeno della concorrenza sleale (sconti indebiti e revisioni accondiscendenti), considerando la natura del servizio erogato: il prezzo è infatti imposto per legge. Il conto è presto fatto: una linea di revisione che opera nel rispetto degli standard di sicurezza, per 8 ore al giorno e con un solo responsabile tecnico, può fare al massimo 18 revisioni al giorno (il tempo stimato per una revisione è di 20-30 minuti). In alcuni centri si arrivano a effettuare 35 revisioni al giorno. Il risultato sono controlli sprint e compiacenti, per liquidare rapidamente il cliente, insieme alla sua sicurezza.

L’Unione dei Centri Revisione nasce per offrire ai cittadini e alle officine attente alla trasparenza uno strumento utile di orientamento all’interno di questa offerta sempre più ampia.  Il presupposto del progetto è di sensibilizzare i cittadini verso l’importanza della revisione che oltre ad essere un adempimento, é un’occasione per verificare la sicurezza del veicolo (v. vademecum).

Presentazione Unione Centri Revisione

 

Sul fronte legislativo qualcosa si sta muovendo: la motorizzazione civile sta infatti completando l’iter di implementazione del nuovo sistema (MCTC Net2) che uniformerà le regole per gli operatori, arginando così in parte il fenomeno della concorrenza sleale.

“Con questa rete ci rivolgiamo ai cittadini, per offrire un servizio trasparente e assicurare la sicurezza sulle strade, e ai centri di revisione che hanno come priorità il rispetto delle regole: a questi ultimi offriamo una vetrina importante per presentarsi a potenziali clienti. Chiediamo ora alla Provincia di Roma di unirsi all’attività di controllo che la  motorizzazione civile sta intensificando ormai da alcuni mesi sui centri che operano fuori dalle regole mettendo a rischio la sicurezza dei cittadini” ha dichiarato Angelo Alessandrelli, presidente Cna Autoriparatori Roma. “Chiediamo poi alla Regione Lazio di completare l’iter formativo dei responsabili tecnici, avviato in ritardo rispetto al resto d’Italia. Di fatto oggi può lavorare indisturbato anche chi non abbia seguito il corso di formazione e conseguito l’esame abilitativo. È inaccettabile poi la latitanza della Regione sulla complessa vicenda dei requisiti professionali dei meccatronici: oggi chi aveva una precedente qualifica può operare solo parzialmente, mentre chi volesse intraprendere ex novo un’attività non è in grado di farlo” ha concluso Alessandrelli.
 

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