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Crisi, Acer: "Situazione drammatica. Bisogna far partire il Piano Casa"

Durante l'assemblea dei costruttori dell'Acer, il presidente Batelli ha parlato della situazione di criticità del comparto edilizio e ha lanciato alcune proposte per uscire dalla crisi

"C'è il rischio concreto che nel 2012 e nel 2013 Roma Capitale non abbia risorse per investimenti". A lanciare l'allarme è il presidente dell'Acer Eugenio Batelli, in apertura dell'assemblea annuale dei costruttori dell'Acer all'Auditorium Parco della Musica. "La drastica riduzione degli investimenti in opere pubbliche, determinata dalle manovre che si sono susseguite - spiega Batelli - ha tolto ossigeno a una parte importante del settore delle costruzioni. A livello nazionale le risorse per nuove infrastrutture, negli ultimi 3 anni, sono calate del 34 per cento, toccando il livello più basso degli ultimi venti anni. A livello locale, sempre negli ultimi tre anni, gli investimenti di Regione, Provincia e Roma Capitale (ad esclusione delle metropolitane) si sono ridotti del 42 per cento. I bandi di gara per lavori pubblici sono diminuiti drasticamente. Quelli pubblicati da Roma Capitale, rispetto al 2009, sono diminuiti del 35 per cento, quelli pubblicati dalla Provincia di Roma del 70 per cento, quelli della Regione Lazio dell'88 per cento".

25MILA POSTI DI LAVORO IN  MENO - Batelli ha citato inoltre i 25mila posti di lavori persi nell'ultimo biennio, nonostante il sostegno delle costruzioni private al comparto dell'edilizia, e del ricorso alla cassa integrazione. “Nello stesso periodo le ore di cassa Integrazione guadagnati nella nostra provincia sono aumentate del 60 per cento – dice Batelli - I fallimenti di imprese edili nei primi sei mesi del 2011 sono aumentati, nel Lazio, del 32 per cento, contro una media nazionale del 7,1 per cento". Lo scenario dei lavori pubblici è "drammatico”, secondo il presidente dell'Acer, e per quanto riguarda l'edilizia residenziale privata “i dati nazionali sulle compravendite denunciano, per il primo semestre 2011, una flessione del 6,6 per cento rispetto all'analogo periodo dell'anno precedente”. Nella Capitale il calo è stato del 3,5 per cento. Per Batelli una delle soluzioni consiste nel ripensare “profondamente” le logiche di funzionamento del Patto di stabilità, che “sta minando alle radici la capacità degli Enti locali di garantire i servizi e gli interventi indispensabili al proprio territorio, come nel caso della Provincia di Roma che “pur avendo liquidità per 250 milioni di euro, il prossimo anno dovrà limitare gli investimenti di 100 milioni”.

LA CLASSE POLITICA DEVE ASSUMERSI LE PROPRIE RESPONSABILITA' - La richiesta dell'Acer alle amministrazioni locali è “una realistica presa di coscienza” considerando che anche per loro è arrivato “il momento per loro di compiere scelte responsabili, strategiche e innovative di riposizionamento virtuoso” per ridurre “sensibilmente la spesa corrente per liberare risorse per gli investimenti” e per “ritrovare finalmente quella efficienza ed efficacia dell'attività amministrativa che si è perduta nel corso degli anni”. La classe politica deve assumersi questa responsabilità, “recuperando efficienza tagliando i costi” e sottoscrivendo così un impegno forte sia con i cittadini sia con il mondo produttivo. Batelli ha parlato anche del problema dei ritardi nei pagamenti da parte delle stazioni appaltanti. “Le amministrazioni non possono trincerarsi dietro la crisi finanziaria - ha aggiunto - Se i vincoli del Patto di stabilità non sono aggirabili, chiediamo con forza che si attivino soluzioni alternative. La cessione pro-soluto dei crediti è una di queste. Siamo vicini alla fine dell'anno e le imprese dovranno far fronte a improrogabili scadenze. Noi ci aspettiamo che per quella data le amministrazioni rispettino gli impegni presi".

ACCELLARE SUL PIANO CASA COMUNALE - Una soluzione sarebbe “l'alienazione di beni immobili non strumentali”, considerando che “l'amministrazione capitolina può disporre di una risorsa importante: quella dei diritti edificatori su aree pubbliche inserite nell'attuale Prg” e “anche le aree di riserva sono un'altra importante risorsa messa a disposizione dal Prg". Per Batelli "devono poi essere utilizzati più diffusamente sistemi di appalto che contemplino meccanismi di pagamento diversi da quelli tradizionali. Mi riferisco alla finanza di progetto e agli appalti in permuta. Anche la Provincia di Roma può utilizzare questo metodo per risolvere il problema di molti plessi scolastici che si trovano in zone di pregio, ma sono vetusti e distanti dalla residenza degli studenti". Batelli insiste infine sulla rapida attuazione del Piano casa comunale, il cui “nucleo fondamentale è costituito dai nuovi Piani di zona che prevedono la realizzazione di 9mila alloggi, dei quali 5700 assistiti da contributo regionale”. Entro il 30 marzo, termine fissato dalla Regione per la proroga dei finanziamenti, il Comune dovrà fare un “lavoro gigantesco”, dovendo acquisire le aree, stipulare le convenzioni, assegnare le aree agli operatori e pervenire all'inizio dei lavori. È un obiettivo che non si può mancare perché “sono in gioco le possibilità abitative delle categorie più deboli del nostro tessuto sociale”. Il Piano casa comunale, ha ricordato infine Batelli, prevede anche “la realizzazione di 3.500 alloggi all'interno dei vecchi piani di zona” per un impegno, tra vecchi e nuovi piani, si tratta complessivamente di “1,7 miliardi di euro e occupazione per 29.000 addetti”. (Fonte Ansa)

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