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Economia

La Corte costituzionale condanna la Regione: da restituire 25 milioni di euro

La sentenza arriva dopo un ricorso del Codacons che avanzava dubbi sui finziamenti elargiti arbitrariamente ad una serie di associazioni. I soldi dovranno essere restituiti dalle associazioni stesse e redistribuiti dalla Regione

Una sentenza della Corte Costituzionale costringerà la Regione Lazio a redistribuire alle associazioni 25 milioni di euro erogati, senza alcun criterio, ad una serie di altre  associazioni.

La sentenza arriva a seguito di un ricorso del Codacons, presentato al Tar del Lazio in merito ai fondi erogati dall’amministrazione regionale Marrazzo in favore di un lunghissimo elenco di associazioni. In pratica si contestava l’erogazione da parte della Regione Lazio di una serie di contributi, pari a circa 25 milioni di euro, relativi all’anno 2007 e per lo svolgimento di iniziative di carattere sociale, culturale e sportive a decine di associazioni del Lazio.

Secondo il Codacons, l'erogazione era avvenuta al di fuori del rispetto della legge 241/0 sulla trasparenza ed in assenza di appositi criteri, come deve sempre avvenire quando l’amministrazione pubblica eroga sovvenzioni sia a soggetti pubblici che privati. Tra queste associazioni comparivano: Associazione culturale CAGA; Associazione "Sagra della bruschetta con il pane di Lariano"; Associazione culturale "La Ciociaria c'è"; Associazione culturale "Affabulazione"; Associazione culturale "Il Paperotto"; Associazione "Stazzo pazzo”; Associazione Dance Forever di Lorella Porzio Bodolo di Frosinone; Associazione di Licenza Poetica; Associazione "Bonum diffusium sui", ecc.

Il Tar, dopo aver ricevuto la documentazione richiesta ha chiesto alla Corte Costituzionale un giudizio in merito alla legittimità della legge regionale numero 28 del 2006, che stanziava i fondi.
Nella sentenza della Corte Costituzionale viene accolta la tesi del Codacons.

“La norma denunciata” si legge nella sentenza della Corte “si risolve in un percorso privilegiato per la distribuzione di contributi in danaro, con prevalenza degli interessi di taluni soggetti collettivi rispetto a quelli, parimenti meritevoli di tutela, di altri enti esclusi, e a scapito, quindi, dell’interesse generale”.

La corte ha per questo dichiarato illeggitima la norma.

“In conseguenza di questa decisione”, spiega il Presidente Codacons, Carlo Rienzi, “i 25 milioni di euro erogati dalla Regione Lazio dovranno essere restituiti e nuovamente distribuiti, stavolta rispettando però la trasparenza imposta dalla legge. La Corte dei Conti sarà inoltre chiamata a condannare i singoli componenti del Consiglio Regionale che deliberarono tale elargizione a pioggia di fondi pubblici, a risarcire non solo l’Erario, ma anche il Codacons”.

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