rotate-mobile
Economia Castro Pretorio / Via Palestro, 68

"Credito e finanza per il sostegno e la crescita": successo per la tappa romana del roadshow di CooperFin

In seguito all'apertura della prima filiale capitolina, RomaToday ha intervistato il presidente della CooperFin, Marco Limoncelli

Nata nel 2008 per creare un autorevole polo finanziario al servizio dell'impresa e del privato, la CooperFin S.p.A. è un istituto di interesse pubblico ad azionariato diffuso, autorizzato e vigilato dalla Banca d'Italia che conta ad oggi più di 300 soci. "Credito e finanza per il sostegno e la crescita" è il nome del roadshow che da tempo fa tappa nelle principali italiane al fine di promuovere il progetto di CooperFin. In seguito all'apertura della prima filiale capitolina, la nostra redazione ha intervistato il presidente, Marco Limoncelli.

Presidente Lei ha detto che il vostro istituto si occupa di credito ma si differenzia dalle banche. In che senso?
"La differenza consiste nel fatto che noi abbiamo una celerità esecutiva nei confronti dell'imprenditore differente da quella delle banche. Una banca oggi si approccia con il cliente in maniera differente rispetto ad uno staff finanziario. Questo perché esiste una rigidità nella concessione del credito maggiore rispetto a quella che addirittura oggi si tocca con mano. Pertanto, con una congiuntura economica favorevole come quella odierna che ha influito negativamente sui bilanci delle società, i nuovi rating di Basilea 3, che entreranno in funzione nel gennaio 2014, respingeranno ulteriormente la possibilità di accedere al credito ordinario. In questo modo potremo rispondere con forza ai numerosi fallimenti a cui assistiamo: i dati parlano di circa 10mila fallimenti nell'arco di un solo anno, con una media di 50 aziende al giorno. Un numero troppo alto."

Qual è il vostro obiettivo?
"Il nostro obiettivo è quello di salvare le eccellenze. In quanto istituto autorizzato e vigilato da Banca d'Italia abbiamo le capacità per finanziarle in modo tale da rendere possibile quella crescita prevista dall'estate 2014 in poi".

Qual è il contributo che pensate di apportare alle imprese romane?
"Abbiamo aperto da poco una filiale in zona Trastevere, a Roma, con l'obiettivo di essere più vicini agli interesse delle imprese capitoline. Era da tempo nei nostri piani perché si tratta di un punto focale per l'Italia. Io direi centrista, non troppo meridionale. Al Nord ci sono tante banche che aiutano le proprie imprese mentre purtroppo al Sud questo non avviene a causa dell'assenza di banche centromeridionali".

Ci spieghi meglio.
"Oggi l'acquisizione delle banche è diventata una prassi. Si pensi alla Banca di Roma, lo storico istituto della città acquisito dalla milanese Unicredit. Avevamo anche un'altra bellissima banca, Banca popolare di Roma, oggi acquisita dalla Cassa di Risparmio di Ferrara. Il problema sostanziale è che le banche del Nord stanno acquisendo le banche del Sud. Non a caso, fatte salve le banche di credito cooperativo che però hanno un territorio estremamente esiguo e ristretto, notiamo l'assenza complessiva di banche nel territorio. Ancora di più se ci spostiamo al Sud. Quindi, anche se siamo nati al Nord, l'obiettivo primario è quello di spingerci verso il Sud proprio perché abbiamo trovato delle eccellenze abbandonate però a sè stesse. A questo si aggiunge un altro obiettivo, che è quello di fare finanza etica attraverso un lavoro di prevenzione alle attività di usura e racket in tutto il territorio di pertinenza".

A questo proposito, con quanti centri siete presenti in Italia?
"A parte la sede centrale di Modena, noi ad oggi contiamo tre filiali nelle città di Roma, Napoli e Belmonte. Sono in apertura altre quattro filiali nel 2014 tra Roma, Bari, Sicilia e infine Milano, meta quest'ultima che ci consentirebbe di avvicinarci all'Europa".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Credito e finanza per il sostegno e la crescita": successo per la tappa romana del roadshow di CooperFin

RomaToday è in caricamento