Le cooperative sociali del Comune di Roma a rischio

Quindici anni di lavoro per il comune di Roma, 15 anni di servizi forniti ai cittadini, di inclusione sociale di lavoratori disagiati: questa è la realtà delle cooperative sociali del Comune di Roma che rischia di giungere ad un critico epilogo.

LA STORIA - Nel 1995 le cooperative sociali iniziano a lavorare con il Servizio Giardini del Comune di Roma curando il verde della Capitale, ma nel Febbraio 2008 il Commissario Prefettizio bandisce una gara riservata alle cooperative sociali divisa in 80 lotti per la manutenzione di gran parte del verde pubblico della città per il periodo che va da maggio del 2008 fino alla fine del 2009.

La gara viene aggiudicata in aprile e la nuova Amministrazione, insediatasi a maggio, non procede ad un affidamento ai vincitori, ma parcellizza la durata della gara procedendo con vari affidamenti di durata trimestrale mesi e creando così insicurezza nelle cooperative sociali.

Il colpo di scena arriva però un anno fa quando il Comune di Roma decide di passare dal sistema della gara pubblica alla trattativa di licitazione non dando nessuna priorità alle cooperative sociali che si mobilitano e riescono tramite i sindacati a raggiungere un accordo con il Sindaco Alemanno per l'indizione di una gara a cui possano prendere le cooperative che si costituiscono in tre raggruppamenti.

FEBBRAIO - Lo scorso 24 febbraio al primo esame documentale dei requisiti di partecipazione, avviene un fatto clamoroso: le cooperative sono ammesse mentre tutte le imprese appartenenti alle organizzazioni imprenditoriali, vengono escluse per carenze e/o errori documentali. Pertanto, rimangono in gara i 3 raggruppamenti di cooperative, la Roma Multiservizi ed un'azienda di Napoli, in una gara divisa in 3 lotti e per la quale un concorrente se ne può aggiudicare solo uno.

Il TAR respinge i ricorsi presentati dagli esclusi e le cooperative manifestano di nuovo perché iniziano a circolare voci circa l'annullamento della gara per dar modo alle imprese escluse di partecipare di nuovo. Quelle che per le cooperative erano solo voci si concretizzano lo scorso 26 marzo con l'effettivo annullamento della gara svolta.

NUOVI TIMORI - I timori per le cooperative sociali sembrano non essere finitI: iniziano infatti proprio in questi giorni a a circolare voci circa l'affidamento in house all'AMA di tutti i servizi di manutenzione del verde con esclusione delle ville storiche e con il conseguente annullamento di oltre 15 anni di esperienza delle cooperative sociali nella gestione dell'attività e lo spettro della disoccupazione per oltre 400 lavoratori di cui 270 disabili.

Secondo le cooperative grande è la confusione in Campidoglio sull'argomento e altrettanto lo è nei municipi e su questo punto le cooperative sociali di certo non vogliono ironizzare, ma non può sfuggire l'eco di una delle massime più celebri di Mao: "Grande è la confusione sotto il cielo, quindi la situazione è ottima", una massima con cui non si può di certo amministrare una città e i suoi servizi.

Ieri una delegazione delle Cooperative Sociali, accompagnata dalle proprie organizzazioni di rappresentanza ed unitamente alla CGIL, s'è recata in Campidoglio in seguito alla ventilata possibilità di poter incontrare esponenti della Giunta Capitolina per avere delucidazioni sulla situazione dei servizi di manutenzione del verde cittadino in scadenza il 30 giugno prossimo.

Purtroppo nessuno ha ricevuto la delegazione e, pertanto, resta alta la mobilitazione e viene confermato l'appuntamento del 14 Giugno alle ore. 16,00 in Campidoglio in occasione del Consiglio Comunale.

Oggi il coordinamento delle cooperative incontrerà il Segretario della C.G.I.L. Roma e Lazio Claudio Di Berardino per esporre le loro problematiche.