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Sabato, 20 Aprile 2024
Economia

Acea, consumi presunti e bollette esplosive: oltre 2000 persone in codaagli sportelli

Il Codice denuncia la perseveranza di Acea nel commettere irregolarità nelle fatturazioni ai clienti. Bollete latitanti e poi esplosive, risposte vaghe, more ingiuste

Bollette che non arrivano mai e quando arrivano riportano cifre astronomiche. Calcoli fatti non sui consumi reali ma su quelli presunti, puntualmente arrotondati per eccesso. File che non finiscono mai, centralini guasti, gestionali guasti, personale latitante, risposte: zero. Il Codici torna a denunciare il disagio degli utenti Acea.

2.200 PERSONE IN CODA - Negli ultimi due giorni, 2.200 persone in fila per chiedere spiegazioni sulle fatture emesse dalla Società. Il problema? Sempre lo stesso: tariffe basate su consumi presunti e non effettivi, bollette che non arrivano mai e, quando arrivano, sono a dir poco devastanti.

UN PRECEDENTE - Qualche tempo fa, aveva fatto scalpore la storia del piccolo commerciante che, dopo non aver visto l'ombra di una bolletta per due anni, ha dovuto sborsare 7.000 euro tutti in un colpo (7.000 euro chiaramente “presunti”).

UN CITTADINO ONESTO TRATTATO COME UNO STALKER - Ma storie come questa sono di triste e ordinaria amministrazione. Ultimo caso raccolto dal Codici, quello di un cittadino che da un anno non vede bollette Acea nella cassetta della posta. Il cliente ha provato più volte a contattare l'Azienda, ricevendo sempre la stessa risposta: il sistema è bloccato, deve essersi verificato un errore, è successo a molte volture dell'anno scorso... L'uomo, su consiglio dell'Acea, ha inviato un sollecito tramite lettera raccomandata. Vedendo che non accadeva nulla, ha continuato a bombardare telefonicamente il centralino. Risultato: ora anche il centralino è guasto.

PERSINO IN FASE DI CONCILIAZIONE - Non solo. Alle volte capita che questo genere di intoppi si verifichino persino con clienti in fase di conciliazione, che si vedono recapitate a casa comunicazioni scritte per sospensione fornitura o messa in mora in caso di mancato pagamento entro pochi giorni. E' il caso, ad esempio, di una cittadina che il 18 gennaio 2013 ha avviato una conciliazione. Sono passati mesi e non è ancora riuscita ad ottenere un incontro. Anzi: nel frattempo le è stata addirittura depotenziata l’energia.

IL PRESIDENTE DEL "CODICI" - Luigi Gabriele, Responsabile Rapporti Istituzionali Codici, è basito: “Nonostante il Procedimento Istruttorio aperto dall’Autorità per l’Energia e il Gas nei confronti di Acea, di cui presto si conoscerà l’esito, continuano a registrarsi in maniera forsennata le irregolarità riguardanti le fatturazioni”.

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