Concetta Di Francesco, FILCAMS CGIL: “la sicurezza non è un lusso”
La segretaria della FILCAMS Cgil Roma e Lazio, lascia un suo commento in merito al tragico incidente avvenuto sul lavoro questa mattina ad una lavoratrice dipendente di un'impresa di pulimento
La Segretaria della FILCAMS Cgil di Roma e Lazio, Concetta Di Francesco, dichiara, in merito all'incidente mortale nel quale è stata coinvolta una donna che era intenta alle pulizie di un vano dell'ascensore che "Ancora una volta si muore per lavorare: un'addetta alle pulizie di un condominio del quartiere Nomentano a Roma, ha perso oggi la vita mentre puliva la grata esterna dell'ascensore il quale, arrivando al piano, l'ha bloccata e uccisa per asfissia".
"Il settore degli addetti alle pulizie viene da sempre ritenuto un settore lavorativo a basso rischio e per questo preso poco in considerazione" dice Concetta Di Francesco "da sempre viene ritenuto un settore collaterale, sia nelle industrie che nelle piccole imprese, come anche nelle case private. Viene considerato inoltre come un settore che non presenta dei rischi e che non necessita di attenzione da parte del committente" - continua - "I rischi ivece sono molti, dall'utilizzo di macchinari particolari, alla manipolazione di agenti chimici e sostanze pulenti assolutamente pericolose".
La Segretaria inoltre ricorda altri episodi che hanno interessato, nella zona, incidenti nei quali erano coinvolti addetti alle pulizie, come ad esempio "un anno fa nella zona centrale dell'Esquilino, un lavoratore addetto alle pulizie è deceduto a causa della movimentazione di un carrello" oppure, ricorda "due anni fa, in una clinica, un addetto alle pulizie perse la vita a causa della caduta di un lucernaio" .
Di Francesco quindi, richiede come intervento primario per la tutela della salute dei lavoratori nel settore delle pulizie "una maggiore assunzione di responsabilità da parte del datore di lavoro e delle imprese, che sia una grande industria oppure un privato, perchè vi è una totale mancanza di rispetto delle regole che hanno l'obbligo di tutelare. Vi è una disattenzione del settore e una disaffezzione ai temi della sicurezza che non ci possiamo permettere, bisogna fare molto più di semplici spot di comunicazione, c'è bisogno di maggiore responsabilità". Inoltre, precisa "in questo periodo di crisi c'è una maggiore proponesione nelle persone che hanno bisogno, di accettare situazioni di sicurezza al limite e per non creare problemi e per la paura di perdere un posto di lavoro, c'è più disponibilità a cedere alla mancata sicurezza, che è un diritto del lavoratore, qualsiasi mansione egli abbia."