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Enasarco, i comitati degli inquilini scrivono ad Alemanno: “Il Comune faccia la sua parte”

I comitati inquilini Enasarco ribadiscono la loro preoccupazione per una serie di punti giudicati controversi. Inoltre ricordano le parole di Alemanno e chiedono a lui di intervenire per scongiurare una crisi alloggiativa

C'è grande preoccupazione tra gli inquilini Enasarco che in questi giorni stanno ricevendo le prime lettere per la dismissione del patrimonio immobiliare. Una preoccupazione che i Comitati Inquilini Enasarco hanno esplicitato in una lettera aperta quelli che sono, secondo loro, i punti più controversi dell'accordo. Dell'argomento RomaToday si era già occupato nel novembre 2010, quando fu annunciato il via al progetto Mercurio.

CHI SONO I COMITATI INQUILINI ENASARCO – I Comitati Inquilini Enasarco sono nati  dopo l’annuncio del “Progetto Mercurio” da parte della Fondazione,  come organismi spontanei direttamente dalla base. Spiegano nella lettera: “Non è nostro intento bloccare la dismissione, ma solo cercare di ottenere condizioni più giuste e alla portata del maggior numero di persone possibile”. In sostanza questo gruppo di inquilini, ormai sempre più numeroso, è sorto per dare voce ai punti più controversi dell'accordo siglato dai principali sindacati degli inquilini.

LA LETTERA – Nella lettera gli inquilini, oltre a ribadire i punti a loro dire controversi dell'accordo, ricordano ad Alemanno quelle che sono state le sue parole prima che l'accordo diventasse operativo. In particolare, lo scorso 20 maggio il sindaco ha dichiarato: “Roma non si può permettere di avere oltre 40 mila famiglie che si trovano in pochi mesi sulla strada alla ricerca di una casa. Il comune si batterà a difesa degli inquilini degli enti privatizzati e, con le buone o con le cattive, non permetterà che questa cosa vada avanti".

Ancora prima, il 23 febbraio sul suo blog, auspicava la riapertura del negoziato per far sì che gli effetti del piano casa da 27.500 alloggi, non vengano vanificati da un nuovo vuoto dovuto alla dismissione degli enti.

LE RICHIESTE
– I comitati inquilini anche per questo scrivono al sindaco che “proprio alla luce delle Sue parole, ci attendiamo quindi che il Comune di Roma faccia la sua parte, prendendo una posizione netta, inequivocabile e soprattutto concreta, per evitare che si inneschi un processo irreversibile di crisi alloggiativa per migliaia di inquilini dell’Enasarco, di cui molti sono già alle prese (nelle more del processo di dismissione)  con i rinnovi di contratti di locazione a canoni che spesso sfiorano l’80% di aumenti, con richieste di arretrati per migliaia di euro. Gli inquilini non possono e non devono subire le conseguenze di anni di gestione fin troppo disinvolta della Fondazione Enasarco, non possono e non devono tappare i buchi del suo disavanzo. La Risoluzione sopra menzionata, del resto, concede ampi spazi agli Enti locali, affinché si facciano carico presso Parlamento e Governo di questi grandissimi problemi, la cui mancata soluzione avrà certamente un fortissimo impatto sociale tra i cittadini romani. Saremo ben lieti di approfondire le varie problematiche collegate al processo di dismissione se avrà la volontà di ricevere i rappresentanti dei Comitati”.

ECCO I PUNTI CONTESTATI
 

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