rotate-mobile
Economia

Saldi, il Codici: molti commercianti non rispettano la normativa

Dallo studio condotto dall'Osservatorio "Consumi e Tendenze" dell'Istituto emerge che ad avere il primato delle violazioni sarebbero i negozi di abbigliamento e di biancheria. Tanti i cittadini che hanno rinunciato agli acquisti in saldo

Molti negozianti della Capitale non rispettano la normativa sui saldi. A dichiararlo è L'Osservatorio "Consumi e tendenze" del Codici che a poco più di due settimane dall'avvio dei saldi, ha presentato uno studio sulle violazioni in materia per mettere i potenziali acquirenti nella posizione di potersi difendere dalle insidie.

Le violazioni alla normativa sui saldi che interessano i negozi di Roma sono diverse. Molto diffusa la mancata presenza sul cartellino di tutti gli elementi obbligatori ovvero il costo iniziale, la percentuale di sconto e il prezzo finale. I negozianti non specificano, inoltre, all'interno del locale quali sono le merci oggetto di vendita straordinaria. Le violazioni interessano i commercianti di abbigliamento e biancheria intima (47%) a seguire, le gioiellerie (35%), i calzaturifici (17%), i negozi di articoli per la casa (10%), i negozi di elettrodomestici e di informatica (4%).

Il Codici invita gli esercenti a rispettare le norme contenute nel codice al consumo e invita gli organi preposti ad effettuare indagini e controlli relativamente alle denunciate violazioni, prendendo i provvedimenti compresa l'applicazione delle sanzioni amministrative. Inoltre, invitiamo i consumatori a spendere con parsimonia e a fare molta attenzione alla merce acquistata.

Nel dettaglio l'Osservatorio ha monitorato 5 zone di Roma: Centro Storico (Via dei Condotti, Via del Corso, Via della Vite, Via del Tritone, Via del Babuino), Zona Est (Via Tuscolana, Via Tiburtina, Via Appia); Zona Sud (Viale Europa, Via Ostiense); Zona Ovest (Via dei Colli Portuensi, Viale Marconi); Zona Nord (Via Cola di Rienzo, Via Nomentana, Viale Somalia, Viale Libia) per un totale di 500 negozi, 100 per zona, 20 di ogni tipologia, in tutto così suddivisi: 100 abbigliamento/biancheria intima, 100 gioiellerie, 100 calzaturifici, 100 elettronica/elettrodomestici, 100 articoli per la casa. Non si placano dunque le polemiche su questa ondata di saldi.

I cittadini non comprano con i saldi. Il Codici ha anche chiesto a 500 romani domiciliati in città cosa pensano dei saldi. E' emerso che il 45% degli intervistati ha rinunciato ai grandi acquisti in saldo, dovendo investire i soldi in bollette, affitto o mutuo mentre soltanto per il 32% essi rappresentano un'utile occasione per poter acquistare merce altrimenti fuori portata, visti i costi proibitivi e la crisi economica. Inoltre, secondo il 43% sarebbe molto più utile ed economicamente vantaggioso per il cittadino ricorrere alla cosiddetta "liberalizzazione" dei saldi. Essa porterebbe ad una maggiore concorrenza tra i commercianti ed il consumatore dando a quest'ultimo l'opportunità di acquistare prodotti in saldo in tutto l'arco dei 12 mesi.

Lo studio zona per zona:

Centro Storico. Abbigliamento e biancheria intima: il 45% non rispetta la Legge, più precisamente, 6 non espongono alcun prezzo in vetrina, 2 indicano solo la percentuale di sconto e il prezzo scontato, 1 non specifica all'interno del negozio la merce non in saldo. I maggiori trasgressori sono le grandi firme. Su 9 negozi, 5 sono case di moda; gioiellerie: il 50% non rispetta la Legge. 8 negozi non espongono alcun cartellino dei prezzi in vetrina, in 2 casi è esposto ma è posizionato in modo tale da risultare impossibile la visione del costo dell'oggetto da parte del consumatore; calzaturifici: il 20% non rispetta la Legge. 4 negozi espongono solo la percentuale di saldo e il prezzo scontato; articoli per la casa: il 15% non rispetta la Legge. 3 negozi non indicano chiaramente all'interno del locale commerciale la merce in saldo; elettronica ed elettrodomestici: il 5% non rispetta la Legge. 1 negozio non appone cartellini relativi al prezzo in vetrina.

Zona Est. Abbigliamento e biancheria intima: il 60 per cento non rispetta la Legge. 8 negozi non espongono alcun cartellino dei prezzi in vetrina, 2 non specificano all'interno del negozio la merce non in saldo, 2 espongono in vetrina elusivamente il prezzo scontato senza specificare né prezzo iniziale né percentuale; gioiellerie: il 45% non rispetta la Legge. 9 negozi, infatti, non presentano alcun cartellino dei prezzi in vetrina, 1 non differenzia la merce insaldo da quella non in saldo; calzaturifici: il 55% non rispetta la Legge. 8 negozi non appongono prezzi in vetrina, 3 non distinguono la merce non in saldo da quella non in saldo; articoli per la casa: il 20 per cento non ottempera alla Legge. 4 negozi hanno affisso sulla vetrina a grossi caratteri la percentuale di sconto dei prodotti ma non il prezzo iniziale del singolo articolo, corredato di percentuale di sconto e costo finale; elettronica ed elettrodomestici: tutti rispettano i criteri stabiliti dalla Legge.

Zona Ovest. Abbigliamento e biancheria intima: il 55% non rispetta la Legge. 3 non indicano il prezzo iniziale su cui è stato applicato lo sconto; all'interno del negozio 5 non specificano la merce non soggetta a saldo, 3 non indicano alcun prezzo in vetrina; gioiellerie: il 35% dei negozi non rispetta la Legge. 7 negozi fanno in modo da non rendere visibile il cartellino dei prezzi in vetrina: calzaturifici: tutti i negozi osservati rispettano i criteri previsti dalla Legge; articoli per la casa: il 5% non rispetta i criteri previsti dalla Legge. 1 negozio non espone in vetrina il cartellino dei prezzi; elettronica ed elettrodomestici: il 10% non rispetta la Legge. 1 negozio non espone il cartellino dei prezzi in vetrina, 1 non indica il prezzo iniziale sottoposto alla percentuale di sconto.

Zona Nord.
Abbigliamento e biancheria intima: il 50% non rispetta la Legge. 4 negozi non espongono il cartellino dei prezzi in vetrina, 2 non specificano il prezzo iniziale ma esclusivamente la percentuale di saldo e il prezzo finale; 4 negozi non specificano al loro interno la merce non in saldo che non risulta separata dai prodotti in saldo; gioiellerie: il 25% dei negozi non rispetta le normative vigenti. 5 gioiellerie, infatti, non espongono il cartellino dei prezzi in vetrina; calzaturifici: il 10% dei negozi osservati non rispetta la Legge. 2 non separano la merce in saldo da quella non in saldo; articoli per la casa: tutti rispettano le normative vigenti; elettronica ed elettrodomestici: il 5% non rispetta le Leggi. 1 non espone il cartellino dei prezzi.

Zona Sud. Abbigliamento e biancheria intima: il 25% non rispetta la Legge. 5 non indicano sul cartellino in vetrina il prezzo iniziale sottoposto alla percentuale di sconto; gioiellerie: il 15% non rispetta la Legge. 3 negozi non espongono alcun cartellino dei prezzi in vetrina; calzaturifici: tutti rispettano le normative vigenti in tema di saldi, articoli per la casa: il 15% non rispetta la Legge. 2 non espongono in vetrina il cartellino dei prezzi, 1 non indica io prezzo iniziale ma solo la percentuale di sconto e il prezzo finale; elettronica ed elettrodomestici: tutti rispettano i criteri previsti dalla Legge.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Saldi, il Codici: molti commercianti non rispettano la normativa

RomaToday è in caricamento