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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia Alessandrino / Via delle Ciliegie

Carrefour, è salvo il punto vendita di via delle Ciliegie. Ma la grande distribuzione rimane in crisi

L'azione dei sindacati in via delle Ciliegie ha permesso il reintegro di tutti i lavoratori; ancora incerta, invece, la situazione dei Carrrefour di villa Borghese e piazzale Tripolitania. In crisi anche l'Auchan; salva la Media World

L'ipermercato Carrefour, di viale delle Ciliegie, non chiude più. La decisione dell'azienda è stata presa pochi giorni fa, dopo un mese e mezzo di trattativa con i sindcati Cgil, Cisl e Uil. E non solo. Perché, oltre a rimanere in attività, nessun posto di lavoro è stato perso. Un barlume di luce nelle vicende della grande distribuzione romana, che esce da mesi difficili per quanto riguarda il fronte occupazionale.

La vicenda dell'ipermercato è nata lo scorso aprile, dopo l'annuncio dell'azienda di chiudere il grande punto vendita lasciando senza lavoro almeno 50 dipendenti. I sindacati si sono mobilitati subito: Cgil, Cisl e Uil hanno indetto una serie di scioperi, e convocato diversi tavoli con l'azienda, con l'obiettivo di salvare quanto più possibile il lavoro dei dipendenti. L'epilogo è stato più che soddisfacente: nessun ammortizzatore aociale applicato, nessun licenziamento e nessuna chiusura. "L'azienda ha usato alcuni sgravi previsti dal Jobs Act, e per questo ha deciso di mantenere in attività l'ipermercato", ha commentato, dalla Filcams Cgil Gianni Lanzi.

Sempre dell'azienda Carrefour, situazione ancora incerta per i due punti vendita di villa Borghese e piazzale Tripolitania, in cui era stata annunciata la chiusura e la mobilità per i 25 dipendenti. In questi due market, i lavoratori sono tutti a casa, pur non avendo perso la loro retribuzione. "Qui le trattative sono ancora in corso - ha commentato Gianni Lanzi - Abbiamo incontrato anche la Regione e ci siamo rifiutati di sottoscrivere alcuni provvedimenti richiesti dall'azienda ma dannosi per il lavoro. Puntiamo, anche qui, a non far licenziare nessuno".

La situazione, tuttavia, non è definita neanche per un' altra azienda della grande distribuzione, ovvero l'Auchan. Qui erano stati annunciati 75 licenziamenti lo scorso maggio, nei punto vendita di Casalbertone, Collatina e Fiumicino. Ma la vertenza e le trattative continuano. "Nel caso di Auchan, forse è auspicabile applicare la procedura di mobilità, anche se il nostro obiettivo è salvare comunque il lavoro", ha aggiunto Lanzi.

In fase di  miglioramento, almeno per ora, sembra invece essere la catena Media World, in cui il vertice tra sindacati e azienda ha portato ad applicare l'uscita solo su base volontaria; nessun licenziamento. Un risultato, se si pensa che gli esuberi indicati dall'azienda, solo a Roma, erano più di 900.

"In tutti i casi abbiamo messo in atto scioperi e manifestazioni, che non si fermeranno nelle realtà ancora in crisi - ha concluso Lanzi - Ma la situazione della grande distribuzione rimane comunque negativa: le aziende non hanno un piano commerciale adeguato alle esigenze, e questo rende impossibile sapere se verranno applicati gli ammortizzatori sociali o se sarà possibile arrivare a conclusioni definitive. Oltretutto, dopo aver risolto i problema dei licenziamenti, sraò la volta della gestione dei negozi e di tutti i problemi legati ai turni e agli orari di lavoro su un'apertura H24; in poche parole, punteremo non solo a mantenere i posti di lavoro, ma anche a salvare la dignità del lavoro".

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