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Economia Guidonia Montecelio / Via della Tenuta del Cavaliere

Sequestro pesce mal conservato, il CAR: "Ben vengano i controlli"

Soddisfazione e gratitudine da parte dei vertici del Centro Agroalimentare dopo l'operazione della Guardia Costiera che ha portato a togliere dal commercio mezza tonnellata di prodotti ittici

C’è’ soddisfazione ed anche gratitudine nei vertici gestionali del Centro Agroalimentare di Roma per l’intervento della Guardia Costiera fuori e dentro il Mercato ittico di via Tenuta del Cavaliere che, assieme ai veterinari della Asl e al personale della vigilanza interna, hanno eliminato da ogni possibile e eventuale canale distributivo alcune partite di prodotti ittici considerati “non commerciabili”. 

Insieme alle costanti attività giornaliere di controllo e di prevenzione che il personale interno assicura con la garanzia scientifica dei prelievi a campione del Servizio veterinario della Asl di riferimento territoriale – dice una nota dell’Ufficio Comunicazione del Car – gli interventi dei pubblici ufficiali a tutela della legittimità e della qualità dei prodotti in commercio e dei servizi a supporto sono e vanno considerati sempre come preziose risorse dell’Agromercato di Roma. 

Oltre al compiacimento ufficiale per i controlli effettuati la notte scorsa tra lunedì e martedì fuori e dentro il Mercato Ittico, la direzione del Car comunica altresì che – come di consueto in casi di questo tipo - verranno applicati con fermezza e con rigidità i regolamenti disciplinari del Centro Agroalimentare di Roma, sottoscritti dai grossisti. 

I controlli della Guardia Costiera

Una volta poi esaminati gli atti dei controlli effettuati dalla Guardia Costiera nel Mercato ittico del Car, verificate con scrupolo le riserve e vagliati gli eventuali ricorsi promossi dai commercianti sanzionati, a garanzia del consumatore, a tutela del buon nome di tutti gli altri operatori del grande mercato e dunque a salvaguardia dell’immagine aziendale, la direzione del Centro Agroalimentare di Roma si ripromette di sanzionare con estrema severità le (tre) imprese alle quali ieri notte sono stati contestati illeciti relativi a situazioni di imperfetta conservazione di prodotti ittici e di insufficiente o assente tracciabilità della provenienza. 

Non è stata la quantità del prodotto sequestrato ad aver particolarmente contrariato i vertici gestionali dell’Agromercato – in un grande mercato ittico che tratta tutte le notti volumi di parecchie tonnellate, i 5 quintali destinati ad una rapida eliminazione dai pubblici ufficiali in divisa bianca intervenuti la notte scorsa possono corrispondere anche al peso di un pesce spada e di tre tonni di medie dimensioni – ma il fatto che 3 quintali del complessivo volume giudicato irregolare e tolto perciò dalla distribuzione per essere rapidamente distrutto appartenessero a una sola e unica azienda. 

Ora, l’impresa finita nottetempo nel mirino della Guardia Costiera dovrà dunque rendere conto anche alla direzione del Car degli addebiti che le sono stati mossi dai pubblici ufficiali. E tra le sanzioni che il regolamento interno commina nei casi più gravi di violazione (recidiva) delle normative, la più pesante – oltre ad una sequenza di salatissime penali di entità crescente e a chiusure anche prolungate dei box commerciali - è quella che sancirebbe un definitivo allontanamento dell’azienda dal Car “per colpa”.

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