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Dopo il lockdown riparte la filiera made in Italy di Peroni: 8 milioni per lo stabilimento di Roma

Lo storico birrificio, dal 1870 a Roma, ha inaugurato la stagione della raccolta dell'orzo: 5 milioni di investimenti anche per la malteria di Pomezia

Dopo i mesi di lockdown con le attività andate avanti in modalità digitale Peroni ha inaugurato la stagione di raccolta dell’orzo. Un’importante ripartenza per lo storico birrificio dal 1870 a Roma. 

Birra Peroni: al via la stagione della raccolta dell’orzo

Il via al Campus Peroni: il centro di eccellenza, nato dalla collaborazione tra Birra Peroni e Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria, per la formazione e l’innovazione sulla coltivazione sostenibile dell’orzo distico da birra e il malto 100% Italiano, ingrediente principale della birra nata nel 1846. 

Il Campus Peroni: centro di eccellenza agricolo

“Campus Peroni rappresenta un modello virtuoso e il punto di collegamento tra il mondo della filiera, della trasformazione, della formazione e della ricerca. L’obiettivo del progetto è infatti quello di promuovere e sostenere la cultura della qualità e della sostenibilità in ambito agricolo e cerealicolo. Lavorare in sinergia con progetti di filiera integrata è un elemento fondamentale del successo e della valorizzazione del Made in Italy” - ha detto Federico Sannella, Direttore Relazioni Esterne di Birra Peroni in rappresentanza del progetto Campus Peroni.

All’inaugurazione della stagione della raccolta dell’orzo avvenuta nella splendida cornice della Società Agricola Pallavicini Mori, lungo la via Tiberina, anche il Ministro delle Politiche Agricole Teresa Bellanova: “Supporto molto questa iniziativa e i progetti di Campus Peroni dell’azienda che non si sono mai fermati. Continuare ad investire in una filiera 100% Made in Italy, nella formazione, nel trasferimento delle conoscenze e nell’agricoltura di precisione sono elementi essenziali per dimostrarsi sempre più attrattivi sia verso le nuove generazioni, sia per il mercato internazionale, sostenendo così le eccellenze del nostro Paese. È importante tenere presente il momento storico in cui ci troviamo. Costruire il rilancio per il settore è tra i primi obiettivi del Governo ed è importante lavorarci tutti insieme come sistema Paese”.

La filiera di Birra Peroni nel Lazio

La raccolta è stata l’occasione per raccontare la filiera di Birra Peroni composta da oltre 1.500 aziende agricole in Italia che coltivano 17.000 ettari di terreno. Nel Lazio sono circa 600 le aziende impegnate nella coltivazione di 7.100 ettari di terreno che producono oltre 22.000 tonnellate di orzo distico da birra, circa il 30% dell’orzo totale raccolto. 

Gli investimenti del birrificio: 8 milioni a Roma, 5 per la malteria di Pomezia

Ingenti gli investimenti sulla filiera made in Italy: 8 milioni per lo stabilimento di Roma, 5 quelli destinati da Birra Peroni alla malteria Saplo di Pomezia. Risorse “che vanno ad aggiungersi ai 12 milioni investiti negli ultimi dieci anni. Questo - ha detto l’AD di Birra Peroni, Enrico Galasso - sottolinea il nostro credere nell’Italia e nelle produzioni di qualità”.

Gli investimenti in malteria hanno riguardato l’adeguamento alle normative di sicurezza più attuali e l’automazione dei processi di produzione grazie all’uso di tecnologie digitali. Inoltre il progetto prevede la realizzazione di 3 silos per un incremento di capacità di stoccaggio di 7.500 tonnellate con un aumento del 25% dello stoccaggio attuale. “Questo - spiegano dallo storico birrificio - ha consentito aumentare la capacità produttiva e raggiungere 44.000 tonnellate/anno nel rispetto delle performance ambientali. Sono stati infatti realizzati diversi interventi di efficientamento energetico”.
 

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