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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia

Il Tesoro batte cassa al comune: conti in rosso e debiti alle stelle

Nel decreto fiscale una norma che obbligherebbe Alemanno a trasferire tutti gli immobili di proprietà comunale all'Agenzia del Demanio

Il Campidoglio espropriato a causa dei debiti del comune di Roma nei confronti del Governo: questo l'assurdo episodio che si sarebbe potuto verificare e che sarebbe stato evitato per un soffio. A richiedere la poltrona del sindaco, non quella istituzionale, ma quella fisica, secondo quanto scrive Milano Finanza, sarebbe proprio il ministero del Tesoro, uno tra i più importanti creditori di Roma Capitale.

Il debito non è da poco: 12,4 miliardi che devono essere restituiti e, grazie al decreto fiscale, il ministero del Tesoro avrebbe fatto inserire una norma che obbligava il sindaco di Roma a trasferire tutti gli immobili di proprietà comunale all'Agenzia del Demanio, che avrebbe poi provveduto alla vendita, incamerato i soldi e saldato il debito di 600 milioni con il Tesoro per il pagamento delle rate di rientro del buco della Capitale.
Quindi, il pericolo pignoramento, per cui Alemanno è dovuto correre da Mario Monti a chiedere di fermare l'esproprio del Campidoglio. Esproprio che al momento sarebbe fermato, ma a patto di rispettare l'ultimatum già dato: quello di vendere le caserme del ministero della difesa e del comune in disuso e, sempre secondo quanto scrive Milano Finanza, di avviare un programma di snellimento di Campidoglio spa.

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