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Economia

Atac: il biglietto aumenta a 1,50 euro, da giugno via agli aumenti

I provvedimenti del nuovo piano industriale di Atac siglato coi sindacati prevede l'aumento di biglietti e abbonamenti. Pd: "Paghiamo parentopoli di Alemanno"

Il biglietto Atac aumenta di prezzo e arriva a 1,50 euro e avrà una validità di 100 minuti, rispetto ai 75 di oggi. Il provvedimento partirà da giugno e fa parte delle azioni per rilanciare atac l'azienda del trasporto pubblico locale della Capitale, nei mesi scorsi al centro delle polemiche sulla cosiddetta 'parentopoli' che ieri ha siglato l'accordo con i sindacati. Non solo aumento dei biglietti ma, per quanto riguarda il personale ci sarà una maggiore flessibilità  con la possibilità di impiegare gli amministrativi in settori operativi, come ad esempio a fare i controllori.

BIGLIETTI – La decisione sull'aumento dei biglietti  dovrà ora essere ratificata dalla Giunta regionale del Lazio, ma salvo complicazioni entro l'estate dovrebbe essere tutto a regime, come conferma l'ad dell'azienda del trasporto pubblico romano, Carlo Tosti. L'aumento del prezzo dei biglietti, ma anche degli abbonamenti ("mediamente del 18%"), frutterà 35 milioni all'anno, una manna dal cielo in un periodo che lo stesso dirigente dell'Atac non esita a definire "grave".

GLI ALTRI PROVVEDIMENTI - Dall'accordo sottoscritto con i sindacati, infatti, emerge la disponibilità dei lavoratori ad una maggiore flessibilità: gli amministrativi, per esempio, potranno anche essere impiegati 'sul campo', ad esempio, come "verificatori", ovvero come controllori. "Siccome l'azienda nell'era Parentopoli ha assunto laddove non serviva - denuncia il segretario generale della Filt Cgil Lazio, Alessandro Capitani - oggi c'è la necessità di impiegare le risorse eccedenti in aree maggiormente remunerative". Sono tanti però i fronti sui quali l'Atac si sta muovendo, a partire da una drastica riduzione dei costi fino ad una politica di investimenti. Stop, dunque, ai contratti 'd'orò ad personam, riduzione dei dirigenti (da 92 a 70) e loro reimpiego, nuove
norme per la scelta dei quadri e abolizione degli orari fiduciari. Per quanto riguarda i "ricavi", l'azienda intende puntare sulla lotta all'evasione (rafforzando il controllo sui trasgressori) con una campagna ad hoc che sarà presentata a breve. Intanto i numeri cominciano a dare ragione alla politica di Tosti, con 50 milioni risparmiati nel 2011 ed altri 30 previsti nel 2012. Il conto economico - rassicura l'ad - tornerà positivo nel 2013. Nel frattempo, però, bisogna rimboccarsi le maniche e lavorare per il rilancio nel segno della "trasparenza, equità e meritocrazia".

CRITICHE - Immediate le polemiche, con l'Adoc che stima in 1.000 euro l'anno il danno per le tasche dei romani. Per il consigliere comunale del Pd, Paolo Masini, "Roma paga la Parentopoli di Alemanno", mentre Peciola (Sel) annuncia una mobilitazione contro l'aumento delle tariffe. Il collega di partito Nieri, capogruppo regionale, invita la presidente Polverini a non dare seguito alla delibera regionale. Ma l'aumento dei biglietti è solo una delle misure che l'azienda adotterà per il risanamento.

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