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Economia

Tassa di soggiorno: "Ricavi per pacchetti promozionali e task force anti abusivi"

Degli ulteriori aumenti tariffari previsti nella delibera di giunta vincolata al bilancio, si è parlato ieri in occasione del progetto Open Commissione

Dal 1 settembre gli aumenti per il contributo di soggiorno sono in vigore. Per gli alberghi romani di lusso, quelli a cinque stelle, sono 7 euro a notte. Rialzi più che sufficienti per le associazione di categoria, che ulteriori impennate (fino a 10 euro), previste dal testo di un'altra delibera sulla tassa di soggiorno - vincolata al bilancio di previsione 2015, e attualmente in discussione tra gli enti competenti - non hanno alcuna intenzione di digerirle. 

A ribadirlo ieri durante la prima seduta del progetto Open Commissione - l'apertura ai cittadini una volta al mese della XII commissione turismo - il vice direttore di Federalberghi Roma, Gianluca De Gaetano. "Aumentare ancora la tassa in questo momento fa più danni che altro. E' piuttosto fondamentale sanare una situazione di abusivismo che sul territorio romano è macroscopica, su 9mila strutture ricettive che si vendono in rete, 4mila sono irregolari, questo è un boomerang per la città stessa. Dobbiamo colpire l'evasione, e da quella ricavare gli introiti necessari alle casse comunali, non dobbiamo fare sconti a nessuno, perché è una mortificazione per gli operatori sani". 

Tutti d'accordo, sulla carta lo sono gli stessi membri della commissione, che lo stesso De Gaetano ringrazia per aver mostrato "sensibilità verso le tematiche avanzate dalle associazioni della rete alberghiera, concorrendo alla maturazione di una nuova attenzione sul tema e fornendo possibili soluzioni al problema". Quali?

Ne dà un accenno la presidente della commissione, Valentina Grippo. "Mercoledì porteremo sul tavolo i dettagli della nostra proposta. Siamo tendenzialmente contrari agli aumenti previsti nella delibera di giunta. Per un motivo: rialzare i canoni agli hotel di lusso avviene nell'ottica di una ridistribuzione, che vorrebbe alleggerire le categorie più basse, togliendo ad esempio un euro al terzo giorno di soggiorno nei tre stelle. Ma questo non funziona". 

La ragione? "Ho discusso a lungo con albergatori di strutture ricettive a tre stelle ad esempio, e togliere un euro al terzo giorno serve a poco, perché chi resta a Roma più di due giorni, lo fa se ci sono attrattive di altro tipo, una sorta di turismo esperienzale che non è supportato al momento da nessun tipo di iniziativa dell'amministrazione, sul quale invece vorremmo puntare". Detto altrimenti: pacchetti famiglie, percorsi turistici alternativi agli itinerari più classici, sconti giovani e iniziative che incentivino la permanenza a Roma oltre le 48 ore. "E certo non è pagare un euro in meno". 

Poi, centrale, la lotta al sommerso, che Grippo e i membri della commissione condividono a pieno. "Dobbiamo cominciare un'analisi approfondita e incrociata dei dati, operando in maniera interdisciplinare. Non è possibile che con le cifre in possesso delle forze dell'ordine, dei dipartimenti e dei diversi sistemi informativi in nostro possesso non si riesca ad avere una visione d'insieme. Integrare i dati è fondamentale per chiarire il quadro".

"L'idea è di attivare una task force che si occupi della lotta al sommerso, vincolando parte delle entrate a questa attività. Perché no coinvolgendo anche le realtà on line che pubblicizzano le strutture ricettive, e che spesso senza saperlo danno spazio a chi non è regolare". 

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