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Economia

Anzio protagonista in Uzbekistan

Salvo Cacciola chiamato a verificare le problematiche ambientali. Il Lago d'Aral un disastro mondiale

Anzio: Salvo Cacciola dell'AQ International in visita in Uzbekistan chiamato a verificare le serie problematiche ambientali. Scorie radioattive, inquinamento da alluminio.

Un paese in crescita nonostante il disastro ambientale; alcune scuole di Anzio premiate per alcuni disegni a tema.

Salvo Cacciola: "Ringrazio il Presidente di Stato Islam Karimov e dall'ambasciatore italiano Riccardo Manara per l'accoglienza"

In ambito ambientale e marino Anzio ha ottenuto sicuramente un primato che negli anni si è dimostrato con la manifestazione sul territorio di "Luci nel Blu" per sensibilizzare a preservare le bellezze marine e della natura. Salvo Cacciola, noto documentarista che ha collaborato con la Rai dell'AQ International nonché ideatore e promotore di Luci nel Blu, dall'8 al 22 aprile è stato ospitato nello stato dell' Uzbekistan per constatare direttamente lo stato del disastro ambientale relativo al "Lago d'Aral". Insieme alla sua troupe è stato accolto calorosamente dal Presidente di Stato Islam Karimov e dall'ambasciatore italiano Riccardo Manara. Salvo Cacciola in veste di Capo delegazione italiana e tramite per ottenere un protocollo d'intesa tra CNR ed Uzbekistan, è stato invitato a verificare, denunciare ed osservare la crescita del paese ed eventuali gravità date dall'inquinamento ambientale. Ha presenziato insieme ai capi di stato ed ambasciatori alla conferenza internazionale relativa alle riforme da mettere in atto nel paese per la sua rinascita. Varie sono le motivazioni che preoccupano le sorti del paese date dalla presenza di inquinamento ambientale ovvero, oltre al disastro ambientale noto del "Mare d'Aral", sono presenti scorie radioattive in Kazakistan relative alla centrale nucleare dismessa, senza dimenticare l'inquinamento dato dalla vicinanza della fabbrica di alluminio TALCO in Tagikistan. L'Uzbekistan è un paese notevole perchè nonostante i grandi problemi ambientali a cui vorrebbe porre rimedio è in ripresa ed in crescita, lo confermano anche le strutture che Cacciola ha osservato e visitato, ospedali all'avanguardia aperti anche a sperimentazioni e ricerche. Da questo incontro, è stato stipulato un accordo di collaborazione tra l'AQ International e Uzbekistan riguardante la sicurezza ambientale e lo scambio culturale, inoltre è stato proposto un gemellaggio con la città di Anzio ed uno scambio con le scuole del territorio. Salvo pone l'attenzione sui ragazzi e quanto sia fondamentale educarli, sensibilizzarli alla salvaguardia ambientale: «Bisogna partire dalle scuole perché con un'educazione adeguata si può cambiare la mentalità, creare un'apertura mentale verso se stessi e verso l'ambiente proprio perché noi tutti, uomini, donne, bambini siamo biodiversità. La nuova generazione può avere una speranza per ciò che può essere riparato, preservare ciò che esiste grazie ad una corretta impostazione mentale». I ragazzi, i giovani di Anzio sono stati protagonisti in Uzbekistan per la IV° Biennale Internazionale di disegni dei bambini che ha avuto luogo a Tashkent nel dicembre 2012, delle allieve della terza classe della Scuola elementare di Anzio "Severiano" sono state premiate per il lavoro collettivo dal titolo "Mondo in cui vivo", riceveranno un attestato e medaglia commemorativa.

Lago d'Aral, uno dei più gravi disastri ambientali mondiali causati dall'uomo. E' un problema di tutti

Ormai è un deserto di sabbia salata tossica per i pesticidi

L'Aral è un lago salato di origine oceanica situato alla frontiera tra l'Uzbekistan e il Kazakistan. E' stato definito uno dei più gravi disastri ambientali provocati dall'uomo. Nei primi anni '60 il governo dell'unione sovietica tramite l'uso di canali prelevò l'acqua dei due fiumi che sfociavano nel lago, volevano irrigare il deserto per coltivare riso, meloni, cereali. L'idea era di bagnare anche i neonati vasti campi di cotone delle aree circostanti. La progressiva scomparsa del lago non sorprese i sovietici perché avevano previsto l'evento all'inizio dei lavori e ritenevano che l'Aral, una volta ridotto ad una grande palude acquitrinosa, sarebbe stato facilmente utilizzabile per la coltivazione del riso. I consorzi agricoli per far posto alle piantagioni hanno utilizzato diserbanti e pesticidi che hanno inquinato il terreno circostante. Nel corso di quattro decenni la linea della costa è arretrata lasciando al posto del lago un deserto di sabbia salata invece del previsto acquitrino. L'impatto ambientale sulla fauna lacustre è stato devastante ed il vento che spira costantemente verso est/sud-est trasporta la sabbia, salata e tossica per i pesticidi. Le aspettative di risanamento, le possibilità di miglioramento non dipendono solo dalla ferma convinzione dell'uomo che ha nella natura e nell'ambiente, preservandola e migliorandolo ma dalla sua sana coscienza. Finchè l'uomo sfrutterà con traffici illeciti, impoverirà, deturperà ciò che lo circonda per negligenza o ancor peggio al solo scopo di crearne ricchezza, potere e quant'altro, la nostra terra, l'intero mondo si ridurrà in un unico lago d'Aral, sabbia inquinata al vento.

Natascia e Romina Malizia

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