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Almaviva, raggiunta l'intesa: "A Roma salvi 918 posti di lavoro"

Dopo oltre 17 ore di trattativa al Ministero dell'Economica accordo raggiunto: la procedura di mobilità è stata revocata a fronte di un contratto di solidarietà di sei mesi. In tutta Italia riguarda 3000 persone

Dopo oltre 17 ore di trattative al Ministero dell'Economia sulla vertenza Almaviva è stato raggiunto un accordo. La procedura di mobilità è stata revocata dall'azienda a fronte di un contratto di solidarietà di sei mesi in vigore dal 1 giugno sulle sedi di Roma, Napoli e Palermo e, a seguire un accordo di cassa integrazione per ulteriori dodici mesi, con percentuali di solidarietà che dai picchi di 45% di Roma e Palermo scenderanno gradualmente al termine dei 18 mesi di ammortizzatori al 20%. Previsti anche i mantenimenti logistici delle sedi di Napoli e Palermo. L'accordo avrà monitoraggi mensili al Mi.Se e sarà accompagnato dal tavolo permanente sui call center convocato sempre al Mise alla presenza del Ministero del Lavoro. La vertenza riguarda, solo a Roma, 918 lavoratori. 

ACCORDO SIGLATO - "Lo avevo detto dalla prima trattativa che non avremmo lasciato sole 3000 persone. Salvi i posti di lavoro. Accordo siglato!" ha annunciato su Twitter il viceministro allo sviluppo economico, Teresa Bellanova. Così l'azienda in una nota: "Almaviva contact: una sfida condivisa con Governo e sindacati per riportare lavoro e produttività nelle sedi di Roma, Napoli e Palermo. Stop ai licenziamenti, ammortizzatori sociali per 18 mesi con riduzione progressiva della solidarietà. Verifica mensile della situazione produttiva ed occupazionale dell'azienda in sede istituzionale. Decisivo l''impegno del Governo per l'intesa". 

I SINDACATI - "Esprimiamo soddisfazione per essere riusciti a mantenere integro il perimetro occupazionale di Almaviva e sottoscritto un accordo che dovrà essere volano di rilancio per l'azienda e pilastro per la regolamentazione dell'intero settore" dichiara Stefano Conti Segretario Generale Ugl Telecomunicazioni. Aggiunge Alessandro Faraoni, segretario generale della Fistel Cisl Roma e Lazio: "Con l'accordo che è stato raggiunto stanotte al Mise abbiamo tutelato 918 lavoratori a Roma che sarebbero stati licenziati il prossimo 6 giugno. Ora il tema lo dobbiamo spostare al tavolo permanente del Mise dove dobbiamo lavorare affinchè non si facciano più gare al massimo ribasso e per evitare le delocalizzazioni. In questo modo rafforzeremo l'attuale accordo". 

IL TESTO DELL'ACCORDO - "A fronte del nuovo contratto di solidarietà la procedura di licenziamento collettivo avviata da Almaviva contact spa, con comunicazione del 21 marzo 2016 è revocata"  si legge in un passaggio del verbale di accordo firmato al ministero dello Sviluppo economico. Negli 11 punti che compongono il verbale si stabilisce, al punto 4, che "il contratto di solidarietà avrà durata di sei mesi" e avrà applicazione nelle sedi di Roma, Napoli e Palermo "secondo le modalità e le percentuali di riduzione stabilite dalle parti sociali (Roma e Palermo: 45%, Napoli 35%) e senza alcun peggioramento delle attuali condizioni reddituali dei lavoratori.

Al punto 7 si stabilisce che "decorsi sei mesi dalla sottoscrizione del contratto di solidarietà, l'Azienda si impegna a ridurre gradualmente, su base trimestrale e in misura non inferiore al 5%, il ricorso alle misure di sostegno al reddito attraverso un incremento dei volumi di lavoro. Inoltre, al punto 8, "l'Azienda si impegna al mantenimento dell'attuale struttura logistica di Napoli e ad esercitare un'opzione finalizzata ad utilizzare l'immobile di via Marcellini a Palermo". E ancora: "Le Regioni si impegnano a finanziare specifici programmi di formazione e/o riqualificazione professionale dei lavoratori" (punto 9), mentre "le Parti saranno convocate, con cadenza mensile, presso il ministero dello sviluppo economico per monitorare la situazione occupazionale e produttiva aziendale" (punto 10). L'ultimo punto del verbale ricorda che "il Tavolo di settore call center, istituito permanentemente presso il Mise, continuerà ad essere convocato periodicamente per affrontare le criticità del settore che richiedono urgenti interventi". 

RENZI - "2.998 lavoratori tra Roma, Napoli e Palermo erano a rischio di licenziamento per una procedura di mobilità avviata il 21 marzo scorso. Sto parlando dei call center di Almaviva, una delle grandi crisi di questo paese, figlia delle inadempienze clamorose della classe politica del passato" scrive su Facebook il premier Matteo Renzi. "Il viceministro allo Sviluppo economico, Teresa Bellanova ha impiegato ogni sua energia per portare a termine un accordo che sembrava nelle scorse settimane impossibile - tanto che ovviamente alcuni già scrivevano di licenziamenti imminenti - ma che invece, finalmente, dopo 17 ore di trattativa non-stop, è arrivato". 

I CANDIDATI - "Almaviva, 3000 posti di lavoro salvati. Grazie a Teresa Bellanova e a chi ha lavorato per restituire il futuro a 3000 famiglie" il commento su Twitter Roberto Giachetti, candidato del centrosinistra a sindaco di Roma. "Oggi è arrivata una notizia positiva, l'impegno dei lavoratori in questi mesi è stato durissimo e ha dato un primo risultato importante: i licenziamenti sono stati ritirati ma i nodi strutturali vanno comunque affrontati, ora però c'è tempo per farlo anche in Parlamento, per fare in modo che non ci sia più concorrenza al ribasso. Intanto un sospiro di sollievo" il commento di Stefano Fassina, a margine di un'iniziativa alla Camera.

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