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Economia

Airbnb: "Contribuiamo all'economia romana con 400milioni di euro"  

I dati di uno studio focalizzato sull'impatto della community di Airbnb a Roma e in Italia. Il guadagno medio di un host è stato di 5mila 500 euro all'anno condividendo il suo alloggio per 50 notti

Incrementa il turismo, crea occupazione e introiti economici per le famiglie che cercano un modo per "arrotondare", e aumenta il pil del Paese. Airbnb di difende dalle accuse di irregolarità sul piano fiscale, e rilancia dati virtuosi sul fronte dell'impatto economico. In Italia, stando ai numeri diffusi, contribuisce a un beneficio quantificabile nell'0,22 per cento del Pil, per un valore di circa 3,4 miliardi di euro, supportando l'equivalente di circa 100mila posto di lavoro. E per gli host romani, quelli che hanno deciso di condividere la propria casa con chi viaggia, il ricavo medio annuale è stato di 5mila 500 euro.  

Sono cifre che emergono dal primo studio focalizzato sull’impatto della community di Airbnb in Italia, dopo analisi simili già realizzate per altre località come la Francia, New York, Londra, Giappone e Madrid. È stato effettuato in collaborazione con Sociometrica tenendo in considerazione tutti i viaggi effettuati in Italia lo scorso anno (dal 1 Gennaio 2015 al 1 Gennaio 2016). E un focus speciale riguarda proprio Roma. 

Nel 2015, 9.900 hosts romani hanno accolto ospiti nelle loro case. In media un host guadagna, lo ripetiamo 5mila 500 euro all’anno condividendo il suo alloggio per 50 notti, per un ricavo totale di 93 milioni durante lo scorso anno. E si tratta in molti casi di cittadini che hanno un reddito inferiore a quello medio procapite in Italia (22mila 200). Gli utenti invece, i viaggiatori, hanno speso 400 milioni di euro presso le attività commerciali locali (impatto netto). Questo per quanto riguarda il sostegno economico portato da Airbnb. 

Poi vi è un beneficio per il sistema turistico: l’esperienza autentica presso gli host romani, che l’anno scorso hanno aperto le porte delle proprie case, ha attirato nuovi visitatori, che si sono fermati più a lungo (3,7 notti di media), hanno speso di più, sono più propensi a tornare (76 per cento) e hanno contribuito a generare un indotto presso comunità e attività locali al di fuori dei circuiti turistici tradizionali (38 per cento del budget del viaggio) e che tendenzialmente ne restavano ai margini.

"Airbnb rappresenta un’opportunità per il Sistema Paese - ha affermato Matteo Stifanelli, Country Manager di Airbnb per l’Italia - Airbnb aiuta il turismo a crescere e a diversificarsi nel Paese, diffondendo benessere economico a nuove comunità e imprese locali e rappresenta un sostegno per migliaia di cittadini, aiutandoli a far quadrare i conti a fine mese. Per questo abbiamo sempre offerto la nostra collaborazione nello sviluppo di provvedimenti che aiutino gli italiani a condividere la propria casa e il paese a beneficiare delle potenzialità della sharing economy".


 

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