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Esuberi metro C: siglato accordo sindacati-Campidoglio

Finalmente è arrivato l'accordo tra sindacati Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil e Comune che delinea il destino dei lavoratori in esubero dei cantieri metro C

La quiete dopo la tempesta. Alla provocazione lanciata qualche giorno fa da Cellini, segretario della Fillea Cgil di Roma e Lazio, che ieri accusava il Campidoglio di "intervenire a sostegno di una squadra di calcio (riferimento alla A.s. Roma, ndr) piuttosto che di centinaia di lavoratori a rischio" è seguito ieri l'accordo tra i sindacati Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil e l’Assessore Aurigemma per la ricollocazione degli esuberi dei cantieri per la realizzazione delle linee metropolitane di Roma.

La conclusione dei lavori di scavo delle gallerie della linea metropolitana B1 e il raggiungimento della stazione di San Giovanni da parte delle macchine escavatrici TBM impegnate nella costruzione della linea metropolitana C, hanno infatti determinato l’avvio delle procedure di licenziamento collettivo da parte dei rispettivi consorzi. Oltre mille gli esuberi, tra lavoratori diretti e dipendenti di imprese affidatarie e subappaltatrici.

L’ACCORDO - I punti salienti dell'accordo riguardano l'impegno di Roma Capitale per la ricollocazione degli esuberi nei cantieri per le opere infrastrutturali della mobilità, a partire dal prolungamento della linea metropolitana B nella tratta Rebibbia-Casal Monastero e dei prossimi lavori di scavo meccanizzato sulla tratta T3 per il completamento della linea C. L’impegno si sostanzierà sia attraverso l’inserimento di un’apposita clausola sociale a tutela dei lavoratori coinvolti dagli esuberi all’interno dei futuri bandi di gara e successivi contratti della società Roma Metropolitane Srl, che nei lavori già appaltati e contrattualizzati, qualora dovesse profilarsi la necessità di nuove assunzioni. A ciò si aggiunge l’impegno politico per il ricorso agli ammortizzatori sociali prima di procedere ai licenziamenti, quali unici strumenti in grado di accompagnare la ricollocazione dei lavoratori, e la realizzazione di percorsi di formazione e riqualificazione diretti a tali lavoratori mediante il ricorso a risorse pubbliche e private.

Tutti i lavoratori colpiti dagli esuberi saranno iscritti in un apposito elenco, che sarà depositato presso gli Enti istituzionali. Le parti sono inoltre convenute sulla volontà di coinvolgere anche la Regione Lazio perché possa rendersi parte attiva, conservando e gestendo tale elenco, successivamente all’attivazione delle procedure di cassa integrazione e mobilità.

“Siamo molto soddisfatti dell’accordo sottoscritto e della clausola sociale di salvaguardia occupazionale in esso contenuta, tanto più alla luce della grave crisi in cui versa il settore delle costruzioni romane” - dichiarano le Segreterie provinciali dei sindacati Feneal, Filca, Fillea - “Esso rappresenta inoltre un significativo risultato politico, che ci auguriamo possa essere propedeutico alla sensibilizzazione di tutte le Istituzioni locali sulla grave crisi occupazionale che ci troviamo ad affrontare. Auspichiamo infine che l’accordo possa essere percepito dalle imprese coinvolte nelle procedure di licenziamento collettivo, in qualità di strumento utile a costruire giusti e necessari percorsi, da noi già indicati, per ridurre il disagio economico e sociale derivante dai licenziamenti avviati”.


 

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