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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia

102 licenziamenti a Romana Recapiti. Montino: "Poste Italiane e Regione facciano qualcosa"

La società privata di consegna è stata esclusa dal bando di gara di Poste Italiane ed è in grandi difficoltà economiche. Due lavoratori su tre rischiano il posto, in dubbio anche i collaboratori

Per Romana Recapiti, agenzia della capitale che si occupa di recapiti della corrispondenza, il peggio sembra non avere mai fine. Nell'ultimo mese dell'anno, la società, "strangolata" da costi troppo elevati e debiti eccessivi, aveva preso la sofferta decisione di licenziare 37 lavoratori. I colleghi, però, convinti a fare fronte comune, avevano aperto una vertenza contro l'azienda. Il tutto si era concluso con la stipulazione di contratti di solidarietà che permettevano ai postini di continuare a lavorare e a Romana Recapiti di tagliare le spese.

IL BANDO DELLA DISCORDIA - Oggi, però, questo potrebbe non bastare. Sono, infatti, 102 lavoratori, su un totale di 152 alle dipendenze dell'azienda, a rischiare il licenziamento. Il problema nasce poco prima di Natale. Poste Italiane da sempre si avvale dell'aiuto di società private per i servizi postali, società scelte attraverso regolari bandi. Romana Recapiti è da anni "l'azienda di fiducia" per le consegne nella Capitale, ma Poste Italiane ha deciso di escluderla dall'ultimo bando di gara, i cui risultati saranno operativi dai primi di febbraio. La decisione nasce dal fatto che la società romana è stata considerata non affidabile, dal momento che opera con lavoratori in contratto di solidarietà e legge 102/09, cioè con ammortizzatori sociali a oggi non completamente rifinanziati. 

102 LICENZIAMENTI - Romana Recapiti ha, in questo modo, visto il proprio capitale ridursi notevolmente, il che ha costretto l'azienda a decisioni drastiche. E' stata, infatti, attivata la procedura di licenziamento collettivo per la riduzione del personale e le Organizzazioni Sindacali hanno firmato un verbale di mancato accordo per i primi di gennaio. Numeri alla mano significa che 102 postini rischiano il loro posto di lavoro e altrettanti collaboratori co.co.pro. dovranno interrompere il loro rapporto con Romana Recapiti. 

"BANDO IRREGOLARE" - Esterino Montino, capogruppo Pd alla Regione Lazio e candidato a sindaco di Fiumicino, però, non ci sta: "Pende un ricorso al Tar sulle modalità in cui è stata espletata la gara e, per di più, il bando prevedeva la tutela occupazionale mentre i dipendenti vengono abbandonati al loro destino". Per il capogruppo Pd anche la società subentrante ha le proprie colpe: "Dovevano ottemperare a quanto previsto dall'articolo 7 del CCNL per il personale dipendente da imprese esercenti servizi postali in arrivo, ovvero dovevano garantire l'assunzoone, senza periodo di prova, dei lavoratori esistenti in organico sull'appalto".  

LE COLPE DELLA REGIONE E DI POSTE ITALIANE - "Così - ha detto Montino - due terzi dei lavoratori della Romana Recapiti, che lavorano tra Roma, Acilia e Fiumicino, rischiano il licenziamento". In tutto questo caos, stride il silenzio di Poste Italiane e il disinteresse della Regione Lazio. "Tutto questo chiama in causa direttamente Poste Italiane, per il mancato adempimento della clausola sulla salvaguardia occupazionale - ha attaccato l'esponente Pd - e la Giunta Polverini, interessata più a se stessa che ad attivare procedure conciliative e i necessari ammortizzatori sociali". Dal primo febbraio, in definitiva, decine e decine di famiglie saranno senza lavoro e il tutto "viene vissuto in silenzio senza che le istituzioni locali si muovano in loro difesa".  

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