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Enasarco, Usb porta il caso in parlamento: "Accordi intollerabili"

Sulla dismissione immobiliare di Enasarco parla il sindacato Asia Usb, unico a non aver firmato l'accordo: "Andremo in Parlamento per chiedere lo stop a una vendita troppo onerosa per gli inquilini"

Si fa sempre più delicata la condizione degli inquilini abitanti delle case di Enasarco. L'ente nazionale per l'assistenza degli agenti di commercio con la decisione di dismettere il patrimonio immobiliare, che conta ben 17 mila abitazioni, ha scatenato la risposta del sindacato Asia Usb, unico a non firmare l'accordo di vendita.

"Contestiamo fermamente un accordo troppo oneroso per gli affittuari" ha dichiarato Angelo Fascetti rappresentante di Asia - Usb, che tiene a sottolineare "la differenza di comportamento dell'Enasarco, che vuole vendere a prezzo di mercato, rispetto a quello di altri enti pubblici che dismettono a prezzo catastale".

"Alcuni appartamenti verranno venduti a 200-250 mila euro contro i 60 mila della abitazioni di altri enti" ha aggiunto Fascetti "una simile discriminazione non è più tollerabile, soprattutto data la crisi economica e l'impoverimento del ceto medio".

"Abbiamo dalla nostra il sostegno delle parti politiche, sia dell'opposizione che della maggioranza. Una situazione che richiede un'attenzione maggiore", ha concluso Fascetti, in quanto riguarda ben 40 mila famiglie romane. 

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