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Cultura

Ferragosto tra storia e religione: da Augusto al menù della gita fuori porta. L'origine della festa

Ecco com'è nata questa festività e com'è cambiata nei secoli, con il popolo al centro, in veste di suddito o fedele. Tutte le curiosità

Storia, religione e politica: se si vuol risalire alle origini del Ferragosto, non si può prescindere dalla loro influenza. Il popolo, da ogni lato la si guardi, è al centro di questa festività e ne è sempre stato protagonista.

Non proviamo a nasconderlo: tutti prima o poi, magari dopo averlo festeggiato per anni nella beata ignoranza, ci siamo chiesti: "Ma 'sto Ferragosto quando nasce? Che significa? Perché lo festeggio?". Qualche ricerca online e tante informazioni magari fasulle o incomplete raccolte qua e là. Proviamo a far chiarezza.

Origini

In principio (e questo lo sapranno in molti) era "Feriae Augusti", il "riposo di Augusto". La festività venne istituita nel 18 a.C. dal primo imperatore di Roma Gaio Giulio Cesare Ottaviano Augusto. Oltre al Ferragosto è in suo onore che l'intero mese si chiama così. Infatti l'8 a.C il senato cambiò il nome del sesto mese del calendario romano da "sextilis" in "augustus" e, non contento che questo mese avesse un giorno in meno di luglio (dedicato a sua volta a Giulio Cesare), per farli pari, tolse un giorno al "povero" mese di febbraio.

Ora intendiamoci: questa festività chiamata "Feriae Augusti" serviva soprattutto ad ingraziarsi il popolo con corse di cavalli, atmosfere "allegre", banchetti gratuiti e clima solidale. Ha conosciuto poi un'evoluzione più importante delle altre feste che all'epoca cadevano nello stesso periodo come i Vinalia Rustica, i Nemoralia o gli antichi Consualia. Infatti si arrivò al punto che con "Ferie Augusti" o "Augustales" ci si riferiva all'insieme delle festività che occupavano praticamente l'intero mese.

Celebravano la fine dei lavori agricoli con omaggi agli dei pagani protettori delle messi o dei campi coltivati ed era usanza (purtroppo andata persa quasi ovunque) che i lavoratori, all'atto di porgere gli auguri ai loro "padroni", ricevessero in cambio una mancia. La data ufficiale delle "Feriae Augusti" cadeva il 1° agosto: allora come mai noi lo festeggiamo il 15?

Influenza della Chiesa

Com'è noto il Cristianesimo ha "preso in prestito" molte date e molti riferimenti provenienti da riti laici o pagani. In questo caso la Chiesa decise, dopo l'abolizione di tutte le feste pagane ed il conseguente malcontento popolare, di istituire il 15 agosto quella che poi sarebbe stata nota come l'Assunzione di Maria in Cielo, una credenza conosciuta a partire dal V secolo d.C., che si è sviluppata sempre più nel tempo raggiungendo un profondo radicamento nella devozione popolare. Nel 1950 è divenuta dogma di fede. In sintesi afferma che la madre di Gesù viva in cielo non solo con l'anima ma anche con il corpo e ricorda per alcuni aspetti il mito greco di Semele.

Ai festeggiamenti pagani che in realtà non si sono mai fermati arrivando fino a noi anche se con forme diverse, si aggiunsero quindi le celebrazioni religiose che resero questo giorno "speciale" sotto altri aspetti e anche in altre parti del mondo.

Abbiamo chiarito l'origine ed il cambio di data, ma la "gita fuori porta" come la conosciamo noi quand'è che nasce?

Influenza del Fascismo

Nasce a partire dalla seconda metà degli anni Venti, quando il regime iniziò ad organizzare, sempre "in favore del popolo" e specialmente per le sue fasce meno abbienti, centinaia di gite a prezzi bassisimi. Dal 1931 al 1939 ci fu un servizio apposito delle Ferrovie dello Stato, quello dei "Treni Speciali Celeri per Servizi Festivi Popolari", più noti come "Treni Popolari di Ferragosto".

Questi permisero a migliaia di cittadini delle grandi città di raggiungere le località di villeggiatura e di: prendere il treno, vedere con i propri occhi il mare, la montagna e le città d'arte per la prima volta. Dato, poi, che le gite organizzate non prevedevano il vitto, nacque anche la collegata tradizione del pranzo al sacco. Si diffondeva il turismo di massa e prendeva piede il "menù turistico a prezzo fisso". Gli ultimi "Treni Popolari" viaggiarono nella domenica del 3 settembre 1939, dopo che il precedente 31 agosto era stata decisa la sospensione di quel servizio, a partire dal 4 settembre, nell'ambito della preparazione militare all'incombente conflitto mondiale.

Conclusioni e curiosità culinarie

Arriviamo così, attraverso i secoli, all'attuale Ferragosto italiano e romano, dipinto in alcune pellicole di culto di cui parliamo in questo articolo. Ci hanno condotto qui, come anticipato, storia, religione e politica, con il popolo al centro, in veste di suddito o fedele, con la voglia di festeggiare non l'Assunzione, ma la "liberazione", seppur temporanea, dal lavoro.

Al netto delle celebrazioni religiose, il Ferragosto come lo intendiamo noi si festeggia solo in Italia, a San Marino e nella Svizzera Italiana, specialmente nel Canton Ticino. Quasi ogni regione ha un proprio tradizionale menù di Ferragosto. Quello del Lazio prevede le seguenti portate: antipasto di prosciutto e melone per proseguire con lasagne al ragù, classico pollo alla romana con peperoni e una fetta di cocomero freddo al punto giusto.

Buon appetito e buon Ferragosto!

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