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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Taggo (e sporco) Roma e mi taggo (e vanto) su Facebook

Scoprire chi sporca mezzi pubblici e palazzi romani è difficile? Niente di più sbagliato. I writers a volto scoperto si mostrano su facebook

Il 2010 si apriva con le parole del sindaco che annunciava la lotta al degrado e a loro: i writer. Spesso giovanissimi, armati di bombolette di vernice colpiscono tutte le superfici della città, puntando in particolar modo muri e vagoni dei treni.

Nonostante le sanzioni a cui vanno incontro i graffitari non si fermano e la città si riempie dei colori delle loro bombolette spray. Identificabili dalla firma, in questo modo si può riconoscere chi sono e tutti i graffiti che corrispondono a un determinato writer a questo basta aggiungere un po' di “ego” e  si arriva anche a capire chi c'è dietro quel soprannome. E la rete ci mette lo zampino grazie ai social network.

L'idea viene dal blog romafaschifo.com i cui autori hanno realizzato un'inchiesta sul mondo dei writers romani e sulle loro identità che verranno a breve rese pubbliche. La pubblicazione ha un duplice scopo: rendere noti i volti e i nomi che si celano dietro quelle sigle e dimostrare alle forze dell'ordine che scovarli non è poi così difficile.

Writers romani: le foto sui social network


Infatti, fanno sapere dal blog che durante le settimane di indagini si è creata una collezione di materiale che dimostrerà ad amministratori e forze dell'ordine la facilità di trovarli, grazie essenzialmente ai social networks ed ai siti che questi ragazzini giovani graffitari usano per scambiarsi opinioni e immagini, di reprimere il fenomeno.

Un esempio di quanto detto fino ad ora: una scritta firmata da quello che viene definito 'graffitaro-vandalo' "dotato di profilo facebook, profilo myspace, foto dovunque su internet a volto scoperto. Un personaggio, dunque, facilissimo da fermare. Una dimostrazione di come questo fenomeno, se non adeguatamente represso, possa portare dritto alla violenza".

Inoltre “nel corso dell'inchiesta sono emersi dei fatti inquietanti. Giusto oggi ad esempio, su un treno della metropolitana fotografato a Piazza Bologna, campeggiava una scritta di minacce di morte per il sindaco Gianni Alemanno (evidentemente colpevole, anche grazie all'impegno dell'assessore Marco Visconti, di una politica di ripuliture rapide contro i graffiti) e il Presidente del XVIII Municipio Daniele Giannini, impegnatissimo nelle campagne civiche antidegrado".

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