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Cronaca

Ville, auto e società: sequestrati beni per 10 milioni di euro al "Gattino"

I militari hanno apposto i sigilli a società immobiliari, ad una villa con piscina e parco e a numerose auto e moto che facevano capo a Walter Domizzi detenuto dall'ottobre del 2008 per traffico internazionale di cocaina

ferrari_2Questa mattina all’alba i Carabinieri del Gruppo di Ostia hanno proceduto al sequestro di beni nei confronti di Walter Domizi, detto “il gattino”, 49enne, pregiudicato romano di Casalotti, il quale è detenuto dall’ottobre del 2008 per traffico internazionale di cocaina.

Il sequestro, disposto dal Presidente della Sezione Misure di Prevenzione – dott. Guglielmo Muntoni – su richiesta dei sostituti Procuratori della Direzione Distrettuale Antimafia di Roma Roberto Staffa e Giuseppe de Falco, ha riguardato società, beni mobili ed immobili per un valore di oltre 10 milioni di euro. I militari hanno apposto i sigilli a  società immobiliari, ad una lussuosa villa con piscina e parco privato sita in zona Boccea – Casal Selce, a due ville in località di mare (Terracina e Ladispoli), ad una palazzina in località Selva Candida di Roma ed altri immobili minori.

Il video dei beni sequestrati a Domizi


Sono state poi sequestrate anche alcune autovetture e motocicli tra le quali spicca una Ferrari F430 F1. Il provvedimento si incardina nell’indagine convenzionalmente denominata “Coca Rent” avviata nel 2007 dal Nucleo Investigativo Carabinieri di Ostia e condotta per oltre due anni, che ha permesso di smantellare una vasta organizzazione capeggiata da Walter Domizi e composta da soggetti sia italiani che sudamericani, la quale, attraverso rotte stradali e marittime, importava a Roma dalla Spagna ingenti quantitativi di cocaina.

Nel corso dell’attività, svolta con la collaborazione dell’Equipo Delinquencia Antidroga y Organizada (EDOA) della Guardia Civil di Barcellona, sono stati sequestrati oltre 80 chilogrammi di droga e tratte in arresto 32 persone. Gran parte degli indagati sono stati giudicati con rito abbreviato nel luglio scorso, quando il GUP del Tribunale di Roma – Dr. Massimo Di Lauro,

Il decreto di sequestro è stato emesso al termine delle indagini patrimoniali che hanno fatto emergere un’evidente sproporzione tra il valore dei beni di cui domizi e i suoi familiari potevano disporre e i redditi dichiarati.

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