Anoressia: una 20enne si suicida gettandosi nel vuoto
Prima del gesto estremo ha bruciato il suo diario per non lasciare tracce del suo dolore. A rivelare il disturbo di cui soffriva i genitori, giunti da lavoro dopo essere stati avvisati dalla polizia
Tragedia dell’anoressia nel quartiere di Roma70. Una ragazza, poco più che ventenne, si è gettata nel vuoto dalla finestra della sua stanza, al quarto piano di un edificio di via Mosca. Morta praticamente sul colpo, è stata ritrovata da alcuni passanti che hanno chiamato Polizia e 118. Per lei non c’è stato niente da fare.
Al momento del gesto la ragazza era sola in casa. I genitori infatti erano entrambi al lavoro e sono giunti sul luogo della tragedia, allertati dalle forze dell’ordine. La madre è svenuta quando ha visto il corpo della giovane a terra, circondato dalla scientifica che faceva i rilievi.
Tornata in sé, ha raccontato dei disturbi della figlia che dall’età di 14 anni soffre di problemi alimentari, che ogni anno nel periodo di festa andavano ad aggravarsi. Nell’appartamento sono stati ritrovati i resti carbonizzati del diario della ragazza. Si ipotizza che le abbia dato fuoco prima di togliersi la vita, probabilmente per non lasciare traccia del proprio dolore.
Nella sua camera non sono stati trovati biglietti che spiegassero l’insane gesto. Agli agenti, il padre ha raccontato gli ultimi mesi di vita della figlia, con la malattia che l’ha resa sempre più fragile e debole, fino ad aggravarle i suoi problemi psichici in modo irreparabile.
Al momento del gesto la ragazza era sola in casa. I genitori infatti erano entrambi al lavoro e sono giunti sul luogo della tragedia, allertati dalle forze dell’ordine. La madre è svenuta quando ha visto il corpo della giovane a terra, circondato dalla scientifica che faceva i rilievi.
Tornata in sé, ha raccontato dei disturbi della figlia che dall’età di 14 anni soffre di problemi alimentari, che ogni anno nel periodo di festa andavano ad aggravarsi. Nell’appartamento sono stati ritrovati i resti carbonizzati del diario della ragazza. Si ipotizza che le abbia dato fuoco prima di togliersi la vita, probabilmente per non lasciare traccia del proprio dolore.
Nella sua camera non sono stati trovati biglietti che spiegassero l’insane gesto. Agli agenti, il padre ha raccontato gli ultimi mesi di vita della figlia, con la malattia che l’ha resa sempre più fragile e debole, fino ad aggravarle i suoi problemi psichici in modo irreparabile.