Campi Nomadi: “Al Casilino 900 situazione peggiore rispetto a giugno”
A dirlo è il commissario per i diritti umani del Consiglio d'Europa, Thomas Hammarberg: “E' una vergogna che in Europa ci siano ancora persone senza cittadinanza e senza diritti che vivono in queste condizioni di miseria
Redazione
14 gennaio 2009 16:27
C ampi nomadi romani ancora nell'occhio del ciclone. Stavolta è stato il commissario per i diritti umani del Consiglio d'Europa, Thomas Hammarberg, a denunciare la necessità di intervenire per trovare una nuova collocazione agli insediamenti rom della capitale.
Hammarberg ha visitato questa mattina il campo nomadi del Casilino 900 per rendersi conto della situazione igienico-sanitaria in cui vivono gli abitanti dell'insediamento. Il commissario aveva visitato il campo nomadi anche a giugno e da allora "non ho notato nessun miglioramento, anzi la situazione è forse anche peggiorata visto le piogge cadute in questi giorni che hanno trasformato la zona in un pantano”.
Amaro, per la città di Roma tutta, il commento di Hammarberg. “E' una vergogna che all'interno della comunità europea ci siano ancora persone senza cittadinanza e senza diritti che vivono in queste condizioni di miseria".
Il commissario ha poi incontrato Alemanno per chiedergli di fare qualcosa per legalizzare questa situazione e non ha escluso che possano arrivare dei fondi dall'Unione europea da investire nel miglioramento dei campi.
Il commissario ha sottolineato quanto fatto finora dal Campidoglio, dicendo però di aspettarsi ora i fatti. "Il sindaco di Roma Gianni Alemanno ha promesso di cercare una soluzione per migliorare la situazione dei campi rom, di cui ha riconosciuto le pessime condizioni e ha promesso che la settimana prossima ascolterà con attenzione le delegazioni degli abitanti dei campi. E' un buon inizio ma aspettiamo i risultati delle consultazioni".
Nel Casilino 900, all'incrocio fra via Togliatti e via Casilina, vivono circa 800 persone provenienti soprattutto da Macedonia, Kosovo, Bosnia e Montenegro. Il Comune l'ha inserito fra i 6 campi rom da smantellare e ricollocare.
Hammarberg ha visitato questa mattina il campo nomadi del Casilino 900 per rendersi conto della situazione igienico-sanitaria in cui vivono gli abitanti dell'insediamento. Il commissario aveva visitato il campo nomadi anche a giugno e da allora "non ho notato nessun miglioramento, anzi la situazione è forse anche peggiorata visto le piogge cadute in questi giorni che hanno trasformato la zona in un pantano”.
Amaro, per la città di Roma tutta, il commento di Hammarberg. “E' una vergogna che all'interno della comunità europea ci siano ancora persone senza cittadinanza e senza diritti che vivono in queste condizioni di miseria".
Il commissario ha poi incontrato Alemanno per chiedergli di fare qualcosa per legalizzare questa situazione e non ha escluso che possano arrivare dei fondi dall'Unione europea da investire nel miglioramento dei campi.
Il commissario ha sottolineato quanto fatto finora dal Campidoglio, dicendo però di aspettarsi ora i fatti. "Il sindaco di Roma Gianni Alemanno ha promesso di cercare una soluzione per migliorare la situazione dei campi rom, di cui ha riconosciuto le pessime condizioni e ha promesso che la settimana prossima ascolterà con attenzione le delegazioni degli abitanti dei campi. E' un buon inizio ma aspettiamo i risultati delle consultazioni".
Nel Casilino 900, all'incrocio fra via Togliatti e via Casilina, vivono circa 800 persone provenienti soprattutto da Macedonia, Kosovo, Bosnia e Montenegro. Il Comune l'ha inserito fra i 6 campi rom da smantellare e ricollocare.
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14 gennaio 2009 16:27
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