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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Castel Gandolfo

Botte ricatti ed estorsioni a chi non pagava la droga: in manette pusher violenti

La cocaina venduta ad Albano Laziale e Castel Gandolfo. Arrestati un 52enne ed un giovane di 23 anni appartanente alla famiglia dei Casamonica

Riscuotevano i 'buffi' con la violenza. A mettere fine alla doppia attvità criminale di una coppia di pusher i carabinieri della Compagnia di Castel Gandolfo che alle prime luci dell'alba hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Gip del Tribunale di Velletri su richiesta della locale Procura della Repubblica, per reati connessi allo spaccio di cocaina ed estorsione.

DUE ARRESTI - A finire in manette un ragazzo di 23 anni, appartenente ai Casamonica, nota famiglia di nomadi stanziali, arrestato e condotto in carcere assieme ad un altro uomo di 52 anni per i quali è scattata la misura dei domiciliari. 

COCAINA AI CASTELLI - Le indagini, condotte dal mese di aprile dello scorso anno dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Castel Gandolfo hanno fatto luce su vari episodi di approvvigionamento e cessione di cocaina in favore di acquirenti di Albano Laziale, Castel Gandolfo e Roma i quali, molto spesso, non disponendo delle somme di denaro ufficienti per pagare la droga ai due arrestati erano costretti a cedere alle loro assurde richieste estorsive.

RICHIESTA DEI SOLDI - C’è stato chi per pagare ha dovuto contrarre debiti con interessi esorbitanti, chi ha impegnato la propria autovettura e chi, addirittura, è arrivato a consegnare quale garanzia la fede nuziale sua e della moglie.

MINACCE E BOTTE - I  due avvalendosi anche della forza intimidatrice dell’appartenenza ad una famigerata famiglia, nonché con continui appostamenti sotto casa, minacce di morte e percosse, rivolte anche ai loro familiari riuscivano a convincere i malcapitati a cedere alle loro richieste estorsive.                  

INDAGINI - Le indagini hanno inoltre permesso di segnalare al Prefetto di Roma 15 assuntori di stupefacenti e sequestrare mezzo chilo di hashish, mezzo chilo di marijuana, 200 grammi di cocaina e  diverse migliaia di euro in contanti risultati il provento dell’attività di spaccio.

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