Palpeggia minorenne che gli abita vicino e gli mostra i genitali, arrestato 36enne
Vittima un 17enne, preso di mira sul ballatoio di una palazzina di via Maria Adelaide. L'uomo ha poi minacciato i genitori del minore con un coltello
Il 'mostro' era il vicino di casa. Ad essere arrestato per violenza sessuale un cittadino marocchino di 36 anni che prima ha palpeggiato il figlio dei dirimpettai nel ballatoio della palazzina dove vivono entrambi e poi gli ha mostrato i genitali. E' accaduto questa notte in uno stabile di via Maria Adelaide, poco distante da piazza del Popolo. Ad arrestare l'uomo gli agenti di polizia.
Richiesta di aiuto
Gli agenti del commissarito Trevi Campo Marzio sono intervenuti presso uno stabile di via Maria Adelaide, dove i genitori di un 17enne peruviano, avevano richiesto l'intervento del personale del 118 dopo aver saputo dal figlio ch poco prima, era stato fatto oggetto di attenzioni, molestie e palpeggiamenti da parte di un 36enne marocchino dimorante nello stesso edificio.
Molestie sul ballatoio
Mentre il minore si trovava sul ballatoio adiacente la propria abitazione in compagnia di una coetanea, l’uomo, ha iniziato a palpeggiarlo dopo essersi abbassato i pantaloni mostrandogli l'organo genitale.
Genitori minacciati con un coltello
Il giovane, è però riuscito a divincolarsi e raggiungere la sua abitazione, informando i genitori di quanto accaduto. Gli stessi si sono quindi recati presso l’appartamento del cittadino marocchino per chiedere spiegazioni, ma questo li ha minacciati con un coltello costringendoli a tornare in casa.
Tentativo di fuga
Gli agenti del commissariato, diretti dal dottor Francesco Zerilli, appresi i dettagli dell'accaduto e la descrizione dell'autore della violenza, lo hanno rintracciato e fermato sulle scale mentre tentava di darsi alla fuga.
Coltello in casa
La successiva perquisizione nell'appartamento dello stesso, ha permesso di sequestrare il coltello utilizzato per minacciare i genitori del minore.
Violenza sessuale
L'uomo è stato arrestato con le accuse di violenza sessuale e minacce aggravate ed ora è ristretto presso il carcere di Regina Coeli a disposizione dell'Autorità Giudiziaria. Sono in corso approfondimenti congiunti con la Squadra Mobile.