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Cronaca

Concorsone, i vincitori scendono in piazza con i dipendenti di Roma Capitale

Il 'Comitato 22 procedure per la Giustizia' manifesterà per solidarietà verso i lavoratori, contro il taglio del salario accessorio e l'operato dell'amministrazione

I 24mila dipendenti del Comune di Roma venerdì scendono in piazza. Manifestano contro la mancanza di una politica di sviluppo della città. E non saranno soli. Potranno infatti contare sulla solidarietà dei duemila vincitori e delle migliaia di idonei del 'Concorsone', rappresentati dal Comitato 22 procedure per la Giustizia.

I VINCITORI DEL CONCORSONE IN PIAZZA - "Saremo anche noi in piazza domani al fianco dei dipendenti del Comune. Con questo vogliamo dimostrare innanzitutto la nostra piena solidarietà alla protesta contro il taglio del salario accessorio e il disappunto per l’operato di un’amministrazione che riduce stipendi e lascia a casa vincitori di concorso. In secondo luogo", ha commentato il presidente del Comitato Valeria Cavalli, "scendiamo in piazza perché ci sentiamo dipendenti in pectore di Roma Capitale. Questa manifestazione ci riguarda molto da vicino, anche se ora, purtroppo, la nostra condizione è quella paradossale di vincitori di concorso ma senza un lavoro e uno stipendio da difendere".

LE AZIONI DEI CONCORSISTI - Accanto allo sciopero, i concorsisti proseguono con le loro azioni di sensibilizzazione di politici e opinione pubblica. E' di ieri un incontro con il senatore Vincenzo Cuomo che aveva mostrato la sua solidarietà. E nella stessa giornata, una rappresentanza del Comitato è stata anche ricevuta da Annalisa D’Amato. La segretaria particolare di Angelo Rughetti, sottosegretario alla Semplificazione e alla Pubblica Amministrazione, ha mostrato disponibilità a valutare istanze e proposte presentate dai concorsisti.

LE RICHIESTE ALLE ISTITUZIONI - A entrambi gli esponenti istituzionali, è stata consegnata una copia del  documento già recapitato al ministro Marianna Madia che contiene quattro richieste necessarie per uscire dalla situazione di stallo. La prima l’obbligo, per le Amministrazioni Pubbliche, di avvalersi delle graduatorie vigenti delle altre amministrazioni prima di bandire concorsi. Poi l’obbligo, ancora per le Amministrazioni, di assumere dalle proprie graduatorie anche per assunzioni a tempo determinato o di tipo occasionale. Si continua con la proroga delle graduatorie vigenti fino ad esaurimento. E infine lo sblocco del turn over e i prepensionamenti per Roma Capitale.

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