Sisma, i vigili romani lasciano le ferie e partono verso le zone terremotate

"Roma metterà a disposizione i propri mezzi e i propri uomini per le zone terremotate". Virginia Raggi l'aveva promesso e mentre prometteva tra i vigili già partiva la gara di solidarietà, con la "chiamata alle armi" su base volontaria per assistere le persone terremotate. Numerosissime le adesioni alla chiamata, nel solco dello spirito del Corpo, ovvero dove c'è dolore ci sono i vigili. 

Questa mattina, 25 agosto, un primo contingente è partito per le zone del reatino e dell'ascolano interessate dal sisma. Il gruppo è composto da due veicoli fuoristrada, 3 veicoli ordinari e due motociclette: in totale 20 agenti che stamattina sono partite alla volta delle zone terremotate, mettendosi a disposizione della Prefettura di Rieti.

Il contingente sarà guidato dalla Vicecomandante Raffaella Modafferi che, una volta presi i primi contatti sul posto, lascerà il comando del nucleo a Stefano Napoli, dirigente del gruppo Marconi. I contingenti verranno sostituiti con cadenza settimanale. Le attività della Polizia di Roma Capitale saranno prevalentemente di ausilio alla logistica, di scorta ai convogli umanitari ed altre attività che il coordinamento locale riterrà opportuno assegnare.

Da evidenziare che a seguito della circolare di reperimento di personale diffusa mercoledì mattina dal Comando Generale a tutti i gruppi, sono pervenute da subito numerosissime adesioni che continuano ad arrivare, anche con richieste di interruzione delle ferie in corso. Non una novità per il corpo che già in occasione del sisma de L'Aquilia corse in aiuto delle popolazioni terremotate. Una sorta di riscatto "mediatico" dopo le polemiche a seguito dei fatti del capodanno 2015, quando una serie di assenze di massa catapultarono i pizzardoni romani sulla cronaca nazionale come emblema dell'assenteismo di massa.