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Cronaca

"Dai vigili nessuna estorsione e persecuzione": indagine archiviata per 18 vigili urbani

Tra loro anche l'ex comandante della poliziale locale Carlo Buttarelli

I vigili del II gruppo Parioli non hanno mai chiesto mazzette agli ambulanti della zona e non hanno violato nessuna legge. E' la conclusione delle indagini della Procura di Roma che ieri ha disposto l'archiviazione per 18 agenti. Tra loro anche l'ex comandante della Polizia Locale Carlo Buttarelli.  A vario titolo gli agenti erano accusati di concussione e di abuso d’ufficio. Ieri la fine del caso e di quello che per gli indagati è stato un vero proprio incubo. 

I fatti risalgono al 2011/2012. All'epoca Buttarelli guidava il II gruppo dei vigili. A far scattare le indagini le denunce di un ambulante, il quale ha denunciato di aver ricevuto richieste di tangenti per evitare controlli. Una presunta richiesta di 1000 euro a cui l'ambulante non si è piegato, fatto a cui sono seguite, a suo dire, multe, controlli e sequestri a raffica. Questa la denuncia che ha portato il pubblico ministero Erminio Amelio ad indagare dodici agenti per abuso d'ufficio. Tra questi il nome eccellente di Carlo Buttarelli, allora a capo del gruppo.

Nello specifico a dire dei denuncianti, il 26 Luglio 2011 uno degli ufficiali avrebbe chiesto una mazzetta di 1000 euro al mese: sempre a suo dire, al rifiuto di pagare, sarebbero iniziate azioni persecutorie da parte degli agenti a colpi di multe e sequestri.

La denuncia rivolta nei confronti degli agenti è stata accompagnata da una campagna denigratoria basata su decine di comunicati stampa e dichiarazioni in video dello stesso accusatore, distribuite più volte agli organi di stampa e riportate persino all’interno di un servizio televisivo andato in onda su una televisione nazionale.  

L'infondatezza delle accuse ha portato la Procura presso il Tribunale di Roma a chiedere il rinvio a giudizio sia per il denunciante che per altre 19 persone: l'accusa è di associazione per delinquere finalizzata “all’acquisizione con modalità illecite di un vero e proprio monopolio nel settore del commercio ambulante”, truffa, minacce, oltraggio, stalking e induzione al falso nei confronti di Pubblico Ufficiale. Tutti gli agenti della Polizia Locale ed il personale di Roma Capitale coinvolti si sono costituiti parte civile per il risarcimento danni.

"Esprimo la mia piena solidarietà al personale coinvolto. Questa vicenda, oltre a produrre dubbi sul corretto operato del personale di Polizia Locale, ha senz’altro rappresentato un danno personale per gli agenti, nonché all’immagine del Corpo medesimo. Stiamo valutando la possibilità di costituzione di parte civile per il risarcimento del danno all’immagine ingiustamente subìto", ha dichiarato il Comandante Diego Porta.
 

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