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Cronaca Fiumicino / Viale Coccia di Morto

Furti di carburante, vigilantes pestato a sangue sulla Portuense

Il pestaggio durante dei controlli nei pressi della Valle Galeria, nel territorio del comune di Fiumicino. Avrebbero agito in cinque. Montino: "Nostro territorio sotto attacco"

Pestato a sangue durante i controlli per la prevenzione dei furti di carburante. E' quanto accaduto ad un vigilantes aggredito, nella notte tra lunedì e martedì, nel territorio del comune di Fiumicino. L'aggressione sarebbe stata perpetrata da cinque uomini, secondo la testimonianza della vittima con accento straniero. L'uomo ha riportato la frattura delle costole e numerosi traumi. Ne avrà per 25 giorni.

IL RACCONTO DELLA VITTIMA - Tutto è partito da una chiamata della centrale a seguito dell'allarme scattato in una delle centraline. Giunto sul posto, l'aggressione.  Il vigilantes ha raccontato di essere stato preso alla spalle. "Mi hanno messo le mani al collo. Poi volevano rubarmi la pistola, ma io ho lottato per evitare che accadesse", ha detto ai carabinieri. E' stato lui stesso ad allertare i colleghi che l'hanno poi ritrovato svenuto sotto la pioggia.

I colleghi hanno poi allertato i soccorsi. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Ostia. L'ipotesi al momento prevalente è che si tratti di una banda di vampiri di carburante che imperversa nel territorio di Fiumicino.

IL SINDACO MONTINO - Solidarietà è stata espressa alla vittima dal primo cittadino di Fiumicino. "L'ho detto e ripetuto più volte anche in passato: il nostro territorio e le condotte che lo attraversano sono sotto attacco. Servono misure straordinarie contro i 'vampiri di carburante', individui privi di scrupoli e pronti a tutto, anche a provocare un disastro come quello  accaduto nei canali di Maccarese o a ridurre in fin di vita chi compie il proprio dovere per salvaguardare l'ambiente e la salute pubblica. Ripeto, servono misure straordinarie per far fronte a questi continui e ripetuti attacchi. Non possiamo pensare di contrastare questi fenomeni criminosi con qualche camminatore sulle condotte o controlli estemporanei sugli oleodotti. Le società proprietarie devono mettere a regime un sistema di controlli preventivi attraverso allarmi che in tempo reale registrino i cambiamenti del flusso di cherosene nelle condotte e devono provvedere a un pattugliamento sui loro oleodotti. Altrimenti, se non si riesce a garantire sicurezza per nessuno, l'unica soluzione è quella di cambiare modalità di trasporto del carburante".

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