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Cronaca

L'appello di Franco, l'ex custode che da 16 anni vive lungo le baracche del Tevere

In un video girato da Marco Petruzzelli, (https://www.youtube.com/user/reportermarco), il 67enne Franco chiede aiuto alle istituzioni per avere un alloggio

"Sto diventando vecchio e questa vita in baracca è sempre più difficile da sostenere". Le parole sono quelle disperate di Franco, un 67enne ex custode, che attraverso la telecamera di Marco Petruzzelli di Tv Reporter, lancia un appello alle istituzioni affinché gli trovino un alloggio.

CHI E' FRANCO
- Franco è un ex custode di una sede Inail che dal 1994 vive sulle sponde del Tevere, a Prati, nel cuore della Capitale. Qui gli agenti della polizia municipale in uno dei loro interventi l'hanno trovato insieme ad immigrati ed altre persone che con lui dividono il ricovero di fortuna. Non è la prima volta, tanto che per gli agenti ormai Franco è diventato un volto noto.

L'APPELLO - "Sono due anni che prendo 400 euro di pensione - spiega Franco nel video. "Sono venuto qui perché prima mi sono arrangiato con dei lavoretti, guadagnavo poco e questo era l'unico posto che potessi permettermi. Riesco sempre a racimolare un po' di roba da mangiare - Ma qui non ce la faccio più a stare. Sto diventando vecchio e non posso più fare questa vita in una baracca, chiedo un aiuto al municipio, il XVII. Qualcuno faccia qualcosa".

IL VIDEO DELL'APPELLO

SANTORI - "E' inaccettabile che il sig. Franco vive da 16 anni in una baracca sulle sponde del Tevere e non abbia mai avuto assistenza dal Comune di Roma" lo dichiara Fabrizio Santori, consigliere capitolino membro della commissione Politiche Sociali e presidente della Commissione Sicurezza di Roma Capitale, in merito all'operazione condotta dagli agenti del XVII Gruppo della Polizia Municipale e testimoniata dal filmato youtubeche "accoglie l'appello del sig. Franco, 67 anni romano pensionato ed ex custode delle strutture del dopolavoro Inail, il quale, stanco di vivere tra immondizia, topi e degrado, chiede aiuto alle Istituzioni per ottenere finalmente un'assistenza alloggiativa".

"La città di Roma è generosa con tutti ma spesso dimentica i casi sociali più evidenti quelli di cittadini romani che aspettano un aiuto dall'amministrazione ormai da troppo tempo. Risulta essere assegnatario di un alloggio da parte del Comune chi ufficialmente è senza casa ma è titolare di negozi, ristoranti, proprietari anche di otto auto o residente in altri comuni. Assiste nei residence numerosi extracomunitari che occupavano abusivamente l'ex ospedale Regina Elena, realizza strutture di accoglienza e campi attrezzati per i nomadi, paga profumatamente le locazioni per fini di assistenza abitativa temporanea con una spesa complessiva che si aggira intorno ai 30 mln di euro, cifra comprensiva di Iva ma non degli aumenti Istat previsti e delle spese per utenze (elettricità, acqua, gas).

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