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Cronaca Pigneto / Via degli Orti Variani

Via degli Orti Variani: col balcone “alla Fantozzi” sulla Tangenziale

Abitano nelle palazzine quasi "toccate" dal tratto sud della Tangenziale Est, la famosa sopraelevata di San Lorenzo. Alcuni degli inquilini con il balcone sulla strada hanno raccontato a Romatoday i grossi disagi che sono costretti a sopportare

Per molti romani è un male necessario, per gli inquilini di via degli Orti Variani è solo un male. Alcuni ce l’hanno a pochi metri, altri a pochi centimetri, tutti sono costretti a sopportarla. E’ la “sopraelevata” di San Lorenzo, tronco meridionale della Tangenziale Est, che, nel tratto iniziale, lambisce balconi e finestre di palazzine abitate. Scorre tanto vicino che nel 1975, il ragionier Fantozzi si calava da uno di quei balconi per prendere al volo il bus delle 8 e 01. Una scena memorabile che, risate a parte, rende a pieno una dura realtà.

4° PIANO - “Siamo costretti a stare sempre con le finestre chiuse, giusto mentre cuciniamo le apriamo un pò. E’ un vero inferno”. Il signor Damiano, 60 anni, da una decina vive in via degli Orti Variani con moglie e figlia. Quattro stanze: cucina, bagno e camera da letto affacciano sulla tangenziale, il salotto invece, ironia della sorte, sulla ferrovia. Lui è tra i “fortunati” che abitano agli ultimi piani e che il serpentone mostruoso lo guardano dall’alto. Lo guardano, lo respirano e lo sentono. “Un rumore continuo” quello delle auto che sfrecciano senza tregua dalle 6 alle 23 e “un’aria irrespirabile” quella dei gas di scarico che invade le stanze da letto e la cucina. “Fortuna che di notte la tangenziale è chiusa perché altrimenti non si vivrebbe” ci racconta Damiano dalla sua casa-bunker dove le serrande stanno sempre abbassate e la luce non entra. All’inizio però quello di via degli Orti Variani gli era sembrato un affare. “Abitavamo a Fidene in una bella casa, un attico, ma il prezzo era veramente troppo alto - ci racconta - quindi siamo venuti qui, era una vera occasione: 700 euro di canone d’affitto mensile per circa 90 mq”. Tornasse indietro? “Cercherei sicuramente qualcosa di meglio, magari più piccola ma senza questo tormento”.

Via degli Orti Variani: col balcone sulla Tangenziale Est



3° PIANO - Nello stesso palazzo, al terzo piano, abita la madre di Damiano, la signora Angela, ottantenne. Qui la situazione inizia a farsi insostenibile e non si può certo dire che la donna se la passi meglio del figlio: un continuo ronzio di motori, clacson a martello e puzzo di scarico che ti entra in camera, tra i fornelli, in bagno e non ti lascia mai. “Sono anni che dicono che la abbattono - esplode Angela sconsolata - ma ancora niente. Ormai non farò più in tempo a vederla”. Nel frattempo stende i panni sul balcone con le macchine che sfrecciano a pochi metri, le lenzuola già pregne di smog e la voce coperta dai rumori. Per la donna però la situazione pare quasi normale, o meglio, l’abitudine è tale che quasi non ci fa più caso.

1° PIANO - Scendendo di un paio di piani e spostandoci nel palazzo esattamente a fianco troviamo tutt’altro tipo di inquilini. Due studenti universitari in affitto a 900 euro al mese per 60 mq di spazio. Due camere, un bagno, una cucina, una stanza accanto all’altra, tutte su un lato, quello della Tangenziale. Il piano è il primo e le macchina non le vedi, le senti e basta. Dalle finestre infatti la visuale è subito impedita dal muro laterale della strada che ti si para davanti agli occhi senza lasciarti aria. “Le finestre le teniamo aperte solo di notte - ci spiega Andrea (nome di fantasia, ndr) - ovviamente quando fa freddo il problema è maggiore”. I due inquilini stanno per lasciare le casa dopo due d’anni e le due stanze sono di nuovo disponibili per essere affittate, come si legge in un annuncio on line.  Alla domanda se se ne vadano per non avere più il mostro in casa la risposta è: “Diciamo che abbiamo avuto entrambi  l’occasione di poterci spostare e l'abbiamo colta al volo per più motivi - ci racconta Andrea - certo è una casa con grossi limiti”. “Tempo fa si sentiva dire che avrebbero fatto dei lavori ma poi si sa come vanno queste cose”. Già, com’è che vanno?

LA TANGENZIALE - Un anello di congiunzione fondamentale tra i settori nord e sud di Roma. Prevista nel Piano Regolatore Comunale del 1963, la Tangenziale Est ha preso forma tra gli anni sessanta e settanta. Considerata già ai tempi come una “croce” da sopportare, la strada a scorrimento veloce ha rivoluzionato la mobilità della capitale, a prezzo però di un forte disagio recato ai cittadini in termini di inquinamento e degrado ambientale. Non a caso, a partire dagli anni ottanta, si è pensato a progetti alternativi che alleviassero le problematiche: “spostare” la sopraelevata di un centinaio di metri dalle abitazioni? Demolirla? Riqualificarla? Niente di sostanziale è mai stato fatto.  Nel 2006 il Comune di Roma ha inserito l'arteria in un piano di rifacimento che ha visto la luce nel 2008 con l'inizio dei primi lavori per la NCI, la Nuova Tangenziale Est. In poche parole si tratta di una variante del precedente tracciato nella sezione che va da Batteria Nomentana allo svincolo dell'autostrada A24: una strada lunga 3 chilometri che farà da vero e proprio by-pass al quella odierna. Risultato? Da arteria di grande scorrimento la Tangenziale, almeno in quel tratto, dovrebbe trasformarsi in una via a servizio del quartiere. Il condizionale però è d'obbligo visto che ancora è tutto in cantiere. Non è chiaro invece quale sarà il destino del tratto all'estremo sud, o sopraelevata di San Lorenzo, quello che interessa gli abitanti di via degli Orti Variani. Conservarla, abbatterla o riutilizzarla? Per il momento solo qualche idea tra le quali è spiccata quella del sindaco Gianni Alemanno ispirata da ambiziosi modelli d'oltreoceano: “Potremmo fare come a New York, invece di demolirla la usiamo come orto urbano”.
 

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