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Cronaca Via Ostiense

Vernice gialla per evidenziare le buche, la mamma di Elena: "Cittadini esercitano diritto all'autodifesa"

L'iniziativa di Graziella Viviano ha trovato grande riscontro con i cittadini che hanno segnalato decine di buche in tutta Roma

Decine di buche segnalate con la vernice gialla da Ostia al Centro di Roma, perchè "Chi "segna" esercita il proprio diritto di autodifesa e lo fa per sè e per gli altri". Prosegue la battaglia della mamma di Elena Aubry, Graziella Viviano, cominciata lo scorso 6 maggio dopo che la donna si era recata sulla strada dove la figlia di appena 25 anni aveva appena perso la vita. "Elena non c'è più. Per un'inspiegabile e assurda situazione, per un assurdo incidente, per le maledette buche di Roma mia figlia non c'è più". Il primo j'accuse lanciato dalla mamma della giovane ragazza di Monteverde deceduta in seguito ad un incidente stradale mentre si trovava a bordo della sua moto sulla via Ostiense. 

La battaglia della mamma di Elena Aubry

Un'accusa chiara quella di Graziella Viviano che ha poi portato all'apertura di una indagine per omicidio colposo a carici di ignoti da parte della Procura di Roma. Una battaglia che la donna ha poi proseguito sui social media, ricevendo vicinanza e solidarietà e soprattutto riuscendo a veicolare il proprio messaggio anche attraverso la stampa. Poi una lettera aperta alla figlia morta, pubblicata sulla propria pagina facebook "Elena aiutami - scrive la mamma di Elena Aubry rivolgendosi alla figlia che non c'è più - . Il sistema c'è e funziona. Basta evidenziarle con una semplice bomboletta di vernice gialla. Se solo i nostri amministratori volessero ascoltare... chiedi lassù, che si faccia il miracolo, che qualcuno gli apra le menti e il cuore. Se solo un cuore generoso avesse evidenziato le "tue" buche in quella maledetta strada, adesso tu saresti qui con me e Sofia, andremmo al mare a ridere, a scherzare, a farci ancora tanti "stupidi e inutili" selfies... (ora per me così preziosi) ...".

Vernice gialla per evidenziare le buche

Prima della lettera alla figlia che non c'è più, Graziella Viviano aveva lanciato la propria iniziativa del "segnare" le buche delle strade della Capitale con della vernice gialla. Un'idea che ha trovato subito ampio riscontro da parte di motociclisti, scooteristi, cittadini e genitori. "Grande Luciano Benedetti - posta su facebook Graziella Viviano lo scorso 2 luglio -. Ha messo in pratica l'idea di cui sto parlando sui giornali e servizi da oltre una settimana. C'era bisogno di far vedere che la vernice per evidenziare le buche è una soluzione alla "trappola strade" (anche se momentanea, aspettando il rifacimento strade) e.... FUNZIONA! ALLORA LE VOGLIAMO SALVARE UN PO' DI VITE? L'appello è ai nostri amministratori. Guardate. SI PUÒ FARE!!! ( e va fatto!)".

Vernice gialla per segnalare le buche

Tre euro per salvare una vita 

Una richiesta di dare voce alla propria battaglia preceduta di qualche ora dalla messa in pratica dell'idea della mamma di Elena Aubry: "Tre euro sono il costo di questa bomboletta spray di vernice gialla - scrive sempre Luciano Benedetti taggandosi insieme taggando Graziella Viviano - stasera ho fatto questa prova, mi sono fermato davanti a questa buca e per circa dieci minuti ho controllato quante moto, scooter ed automobili ci finivano dentro. poi l'ho cerchiata di giallo e dovete credermi per altri dieci minuti nessuno è più passato con le ruote dentro la buca.....con mia grande sorpresa. ho anche girato un filmato che non posto per motivi di privacy, ma debbo dire che sono rimasto veramente sorpreso. Allora pensavo che se ognuno di noi potesse munirsi di una bomboletta gialla e dove si scopre una buca pericolosa spendere pochi secondi del suo tempo per cerchiarla (naturalmente in sicurezza) magari potremmo salvare qualche vita ed aiutare il Comune ad intervenire sui punti più critici del manto stradale. Uguale si potrebbe fare per le radici. Graziella Viviano, tu sei la prima ad essere stata messa al corrente del risultato....ora passo tutto nelle tue mani......saprai farne buon uso con la tua determinazione". 

L'appello alla stampa 

Il giorno dopo (3 luglio) l'ulteriore appello: "A tutti i media: Aiutateci a diffondere. Non abbiamo altoparlanti per girare nelle strade ma le buche.. le vediamo. Ora - scrive ancora Graziella Viviano su facebook - abbiamo anche una soluzione, per non morire". Poi ancora un lungo post per ringraziare personalmente le tante persone che le hanno manifestato vicinanza e solidarietà: "A tutti voi amici, cittadini di questo paese...perchè lo sappiate e ve ne rallegriate. Le televisioni stanno ascoltando, anche i giornali.....le persone con dignità e cuore, hanno cominciato a "segnare", spontaneamente. Da Ostia alle uscite del GRA, al centro di Roma...i cittadini non si possono "schiacciare" e tantomeno "costringere a morire". Chi "segna" esercita il proprio diritto di autodifesa e lo fa per sè e per gli altri. Si meriterebbe un encomio. Fermo restando che io insisto e chiedo che questo lo facciano SUBITO i nostri amministratori".

Che belle gente che siete

Una bacheca facebook usata per veicolare il proprio messaggio e per ringraziare personalmente tutte le persone che continuano a stare vicine a Graziella Viviano: "Leggo tutto quello che scrivete nella mia pagina e sono sempre più convinta che quello che insieme stiamo facendo sia sacrosanto. Ci sono commenti, bellissimi, manifestazioni di stima di affetto. Ragazzi, che bella gente c'è in questo nostro meraviglioso paese. Che bella gente siete!!!! Nessuno, nessuno deve permettersi di "non avere attenzione" per voi, per noi. Spesso si dice ed è "abbastanza" vero che Il popolo italiano non sappia "aggregarsi" ma forse solo perchè a volte mancano le motivazioni e le persone giuste che portino avanti una "battaglia". La mia bandiera è un angelo biondo di 25 anni, la mia motivazione è data dal dolore che provo che toglie il fiato. Troppo forte, troppo pesante perchè ancora qualcuno lo debba provare e sopportare. Vi sento in tanti vicino a me e...penso che ce la faremo a impedire che almeno per le stesse cause che hanno ucciso Elena, altre persone perdano la loro vita. Insomma, tante parole per dirvi, grazie, grazie di cuore per il vostro affetto. Vi sento tutti vicini. Questo mi aiuta a sopportare, questo mi aiuta a "fare" per tutte queste belle anime di questo nostro, meraviglioso paese. Grazie!".

Le buche riparate 

Una battaglia che ha cominciato, secondo mamma Graziella, a dare i propri risultati con la mamma di Elena che ha poi postato la foto di una buca attappatta: "Bene, perfetto, è stata riparata - commenta Graziella Viviano ad un altro post di Luciano Benedetti -. Un ringraziamento alle istituzioni. Allora segnare le buche ha anche un doppio valore. Farle evitare agli utenti delle strade ma farle anche "vedere" a chi le deve riparare. FANTASTICO. Funziona ancora meglio e di più". 

Il video di Beppe Grillo

In questo lasso di tempo anche la pubblicazione di un video di Beppe Grillo che in auto con altre persone si trasforma nel "moralizzatore del traffico" sottolineando come a Roma non ci sia "neanche una buca" (qui il video completo). Immagini postate dal rappresentante del MoVimento 5 Stelle che hanno trovato le critiche del Pd. “Graziella Viviano, la mamma di Elena Aubry, scrive 'mia figlia aveva tutto quello che serve a un motociclista per non morire ma su quella strada c'e' tutto quello che puo' uccidere un motociclista'. Domenica scorsa Beppe Grillo affermava: 'Le buche? Ma quali? Io non ne ho viste' - afferma Giulio Pelonzi, Capogruppo del Pd Roma -. Bonta' sua di buche a Roma neanche una. Improvvisamente sono tutte scomparse. Un vero campione di insensibilita'. Invito Beppe Grillo a tornare a Roma e a chiedere scusa ad una mamma distrutta dal dolore. La comicita' a Roma sulle buche non e' gradita ma e' maledetta. Grillo per favore, sii serio ogni tanto, vieni a fare un giro con me che ti faccio vedere un po' di buche. Metti da parte l'ironia, soprattutto se all'origine di gravi incidenti anche mortali c'e' l'incuria, l'inadeguatezza e l'immobilismo di un'amministrazione che ha evidenti colpe di sottovalutazione dei problemi che sta causando".

Lettera al Prefetto Basilone

Stessa linea anche da parte del deputato del Partito Democratico Michela Anzaldi che ha poi scritto una lettera al Prefetto di Roma Paola Basilone: "Il grido di dolore della madre che piange la figlia morta per una buca venga ascoltato almeno dalla Prefettura, affinché vengano esercitati poteri sostituitivi sull’Amministrazione comunale sulla segnalazione di crateri e pericolo sulle strade. Le chiedo, quindi, di valutare un intervento diretto: mentre i cittadini si stanno organizzando autonomamente e iniziano a segnalare con le bombolette le buche-killer, non ritiene che sia ora di imporre una segnalazione luminosa dove possibile e in alternativa una con la vernice fluorescente o fosforescente?”. 


 

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