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Cronaca San Paolo / Vicolo Savini

Trasformano casa in un negozio di merce rubata. Arriva la polizia e scoppia la rivolta

L'intervento della polizia in vicolo Salvini a Marconi. Squestrati 1800 coltelli, monili in oro, computer portatili, vestiti e scarpe

Quando hanno visto gli agenti di polizia sotto casa hanno chiamato amici e parenti tentando di ostacolare il loro intervento. Nonostante il clima ostile i poliziotti sono però riusciti ad entrare nella casa posta a due passi da Ponte Marconi trovando un vero e proprio bazar di merce rubata, depredata perlopiù all'interno di vetture nella zona del Centro Storico. Trovato il deposito della refurtiva gli investigatori del commissariato Trevi, diretto dal dottor Adriano Lauro, al termine di una lunga indagine, hanno denunciato per ricettazione una intera famiglia di cittadini stranieri di origine nomade. 

CASA USATA COME NEGOZIO - Appurato che i 4, abitanti in vicolo Savini, si dedicavano ad una vera e propria attività di ricettazione di materiale rubato, gli agenti hanno deciso di passare all’azione procedendo alla perquisizione della loro casa. Durante il controllo, all’interno di una delle stanze, i poliziotti hanno rinvenuto materiale elettronico, vestiti, profumi ed oggetti in oro verosimilmente di provenienza furtiva nonché vestiti e scarpe di note marche con, ancora attaccati, i cartellini di vendita ed in alcuni casi addirittura il prezzo, computer portatili e notebook e una macchina fotografica.

BORSE RUBATE AL DUTY FREE - All’interno della camera da letto invece, hanno sequestrato un sacchetto di cellophane sigillato, relativo ad un acquisto di profumi effettuato presso un duty free da turisti coreani, di cui nessuno dei presenti  in casa ha saputo indicarne la provenienza. Nella stanza utilizzata dai due figli della coppia, rispettivamente di 23 e 18 anni, i poliziotti hanno rinvenuto capi di vestiario e scarpe ginniche con marchi contraffatti.

AIUTO AGLI AMICI - Quando la coppia di coniugi, 54 anni lui, 50 lei, ha capito che il materiale rinvenuto sarebbe stato sequestrato, hanno iniziato ad inveire contro la Polizia attirando l’attenzione di altri cittadini di origine nomade che abitano nelle immediate vicinanze. La perquisizione è continuata e gli operatori sono riusciti a trovare 1841 coltelli da macelleria di differenti dimensioni completi di acciarini per l’affilamento delle lame, custoditi all’interno delle scatole in cartone. 

RIVOLTA CONTRO GLI AGENTI - Gli accertamenti successivi hanno consentito di appurare la loro provenienza furtiva e quindi sono stati restituiti al titolare della ditta che aveva presentato denuncia. Sequestrate anche valige contenenti oggetti personali tra cui spazzolini da denti, adattatori per energia elettrica, monete estere. Malgrado il tentativo di ostacolare gli agenti della Polizia di Stato, da parte dei nomadi presenti e altri sopraggiunti dalle abitazioni limitrofe, i poliziotti sono riusciti a sequestrare tutto il materiale rinvenuto. I quattro nomadi, al termine delle indagini, sono stati denunciati per ricettazione. 

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