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Cronaca Tor Bella Monaca / Via dell'Archeologia

Vedette, droga nascosta nei cespugli e l'arma pronta a sparare: ecco lo spaccio all'R5

La pistola, carica e con matricola abrasa, era rifornita di 7 cartucce e nascosta nella ruota di scorta di un'auto

Vedette, droga nascosta tra i cespugli e una pistola. Non siamo sul set di una serie tv, ma a Tor Bella Monaca, tra i palazzi dell'R5 di via dell'Archeologia nota piazza di spaccio. Nel pomeriggio del 4 agosto, i Falchi della Squadra Mobile hanno effettuato un appostamento.

Occultati tra i palazzoni, a pochi metri dalle vedette che ne segnalano la presenza, i poliziotti sono riusciti ad individuare tre uomini che stazionavano in maniera sospetta sui ballatoi. Dopo ore di appostamento, individuati i vari ruoli e l'azione coordinata dei tre, gli agenti dei Falchi hanno deciso di passare all'azione.

Gli spacciatori sono stati colti di sorpresa perché, nonostante l'articolato sistema di vedette, nessuno li aveva avvisati della presenza dei poliziotti. Perquisiti, i tre soggetti non avevano nulla indosso ma a pochi metri, dietro un cespuglio, dove gli stessi erano stati visti più volte armeggiare, sono stati rinvenuti 80 grammi di marijuana e 51 grammi di hashish divisi in dosi pronte per la cessione.

Uno dei tre fermati, un 44enne, con precedenti di polizia è apparso eccessivamente nervoso agli agenti che lo stavano perquisendo. Il particolare non è sfuggito agli investigatori che hanno continuato nella loro attività di ricerca. Nell'auto dell'uomo, all'interno dell'alloggiamento della ruota di scorta, è stata rinvenuta e sequestrata una pistola marca 'Walter' 7,65 PK, con matricola abrasa, rifornita di 7 cartucce.

I tre spacciatori sono stati denunciati in stato di libertà, mentre il 44enne è stato arrestato per l'illegale detenzione di arma clandestina.

All'udienza della mattina del 4 agosto sulla base delle prove raccolte dalla Polizia, il Tribunale Penale di Roma, aderendo alla richiesta del Pubblico Ministero, ha convalidato l'arresto del 44enne e, ravvisando elevato e concreto il pericolo che lo stesso possa reiterare il reato in materia di armi, ne ha ordinato la misura cautelare della custodia presso il carcere di Regina Coeli.

La pistola è stata inviata presso il Gabinetto Interregionale di Polizia Scientifica della Polizia di Stato che, a seguito di sofisticate accertamenti tecnico-balistici, accerterà se l’arma è stata utilizzata per altri episodi criminosi.

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