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Cronaca

Graffitari in azione sul murale di Kentridge: ancora tag e colori deturpano l'opera sul Tevere

Numerosi gli interventi di restauro sul murale negli ultimi mesi

Ancora vandali in azione sulle banchine del lungotevere. Nel mirino delle bombolette spray dei "graffitari", per l'ennesima volta, il murale di William Kentridge inaugurato per il Natale di Roma del 2015. Scarabocchi di tutti i colori sono comparsi in queste ore sulle figure mitologiche dell'artista sudafricano, nel tratto di banchina tra ponte Mazzini e ponte Sisto. 

Già lo scorso marzo alcune parti del'opera erano state prese d'assalto. E lo stesso Kentridge aveva lanciato il suo appello: "Roma salvi la mia opera se l'ama davvero". In quell'occasione intervenne la Sovrintendenza capitolina ai Beni Culturali con sei giorni di lavori per la rimozione di tag e disegni spray. Ma gli episodi sono stati molteplici. Ultimo in ordine di tempo un blitz a novembre, duramente commentato dal vicesindaco con delega alla Cultura Luca Bergamo.  

"Condanno il gesto che denuncia ignoranza e dispregio tanto dello spazio pubblico che dell'ingegno di un grande artista. Rattrista la mancanza di rispetto verso la nostra città che temo trovi alimento nella povertà e del dibattito pubblico che si accanisce a fornire una immagine apocalittica di Roma lontana dalla sua articolazione e vivacità".

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