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Cronaca Labico

La famiglia di Valerio rassegnata al peggio, ma convinta: "Non si sarebbe mai suicidato"

Si indaga sulle ultime ore di vita. I genitori non credono all’ipotesi del suicidio

Con il passare delle ore si fa strada, purtroppo, la certezza che il corpo ritrovato dilaniato dal passaggio di treno nei pressi della stazione ferroviaria di Labico nella notte tra venerdì e sabato scorso sia quello del 15enne Valerio Frijia. A confermarlo sono proprio i genitori e gli amici che domenica pomeriggio si sono stretti in un piccolo corteo che dal centro del paese ha raggiunto i binari. Qui hanno depositato dei fiori per il loro amico, a pochi metri di distanza da dove è stata ritrovata dai poliziotti della scientifica una scarpa bianca e dove i genitori hanno ritrovato la scocca posteriore dello smartphone del proprio figlio quasi completamente distrutta.

Le certezze della famiglia

Per avere la certezza che il corpo fatto a pezzi dal treno sia quello di Valerio bisognerà attendere l’esito dell'esame del dna che arriverà tra qualche giorno. Per i genitori Alessandro e Emiliana, impiegato amministrativo alla Sapienza di Roma il primo e dipendente del Ministero dell’Interno la seconda e per il fratello maggiore Emanuele (tifosissimo della Lazio come Valerio), non ci sono però più dubbi. Gli agenti della Polfer di Colleferro che in mattinata hanno riascoltato i genitori, trasferitisi nella cittadina casilina da Roma circa venti anni fa, stanno cercando di ricostruire gli ultimi istanti di vita del giovane.

Le tracce sui social

Valerio, iscritto al liceo linguistico Macchiavelli a Piazza Indipendenza a Roma, viene descritto dai suoi amici come un ragazzo dal carattere molto introverso ma amante della vita. Si definiva “immortale”. Negli ultimi mesi si stava appassionando alla politica di destra ed era simpatizzante del partito di CasaPound. Era contrario ai selfie ed, infatti, i suoi profili Facebook e Instagram non erano pieni di foto. Proprio su quest’ultimo social aveva pubblicato una storia, di quelle che dopo 24 ore si cancellano da sole, nella quale commentava una foto di 4 canne e diceva “Almeno ho loro”. Quindi la frase inquietante “E’ stato bello, alla prossima”. La mamma ha confermato che da qualche giorno aveva capito che fumasse e questa cosa non le andava bene. Sia lei che il padre sono convinti che Valerio non possa essersi suicidato perché amava troppo la vita ed aveva in programma, a breve, un viaggio nel nord Europa.  

Le telecamere riusciranno a dissipare i dubbi?

Il mistero resta molto fitto ed è tutto incentrato sugli ultimi istanti di vita di Valerio, ovvero dalle 23 di venerdì scorso orario in cui i genitori hanno sentito sbattere la porta di casa e la mezzanotte e mezza in cui è passato il treno della morte. Valerio era da solo? O in compagnia di qualcuno? Due di loro verso le 22 e 30 erano passati a trovarlo a casa ma il Papà li aveva “mandati” via dicendo che era in camera sua a riposare.

Dalla casa di questa famiglia nella frazione delle Vignole, la stazione ferroviaria si raggiunge in pochi minuti. Ed allora: dalle 23 alla mezzanotte e trenta che cosa ha fatto Valerio e con chi era? Se fosse passato dalle parti della piccola piazza subito sotto il Comune potrebbe aver lasciato qualche segno. Perchè qui c’è un cittadino che ha le telecamere di sicurezza puntate verso il portone di casa. Telecamere che avrebbero potuto riprendere Valerio poco prima del tragico epilogo.

Il toccante messaggio del fratello Emanuele

“Ciao fratellino mio... – scrive Emanule sul suo profilo facebook - E chi l'avrebbe mai pensato che da un giorno all'altro non ci saremmo mai più rivisti? Sei andato via da nemmeno due giorni e già ci manchi tanto. Con chi andrò adesso a vedere le partite della Lazio? Come farò a passare le notti insonni d'estate senza te, che mi facevi sempre compagnia? Non parlavamo tanto, ma quando stavamo insieme bastava uno sguardo o un fischio per capirci al volo. Sei sempre stata la persona più importante della mia vita e anche se non sarò stato un fratello molto affettuoso ho cercato sempre di insegnarti come andava vissuta la vita da fratello maggiore".

Il destino crudele

Il messaggio quindi continua: "Purtroppo il destino con te è stato crudele. Sei andato via senza salutarmi e non ho nemmeno un corpo su cui versare le mie infinite lacrime. Ho sempre pensato che tu fossi il ragazzo più bravo del mondo e sono stato sempre fiero di te. Forse te ne sei andato perché le persone speciali come te non possono stare in mezzo a noi comuni mortali. La mia vita senza di te sarà incredibilmente vuota. Spero che ogni giorno verrai a trovarmi nei miei sogni e che tu possa salvarmi dai miei incubi. Un ragazzo d'oro con tutta la vita davanti come te non può morire in questa maniera. Purtroppo solo tu sai quello che è successo veramente ma io, mamma e papà e tutti i tuoi amici faremo di tutto per fare chiarezza e ti ricorderemo sempre con quel sorriso stampato sul tuo viso. Adesso quando tornerò da scuola dovrò pranzare da solo, quando aprirò la tua cameretta sarà per sempre vuota e fredda perché manchi tu. Ancora guardo la porta di casa sperando che tu possa entrare e piangere insieme a noi ma Il fatto che non ti potrò parlare e vedere mai più nella mia vita mi distrugge. Solo tu puoi darmi la forza per andare avanti. Forse non te l'ho mai detto valè ma sei stata la persona a cui ho voluto più bene al mondo... Riposa in pace fratellino mio".

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