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Cronaca

Le donne riscuotono, l'uomo minaccia le sue vittime: famiglia di usurai in manette

Madre e figlia indagate erano già state arrestate in flagranza lo scorso 17 novembre, quando erano arrivate a riscuotere il denaro nei pressi della Città Giudiziaria di Piazzale Clodio. I tassi di usura arrivavano al 40 per cento

Madre e figlia, riscuotevano il denaro. Lui invece, ai domiciliari, minacciava e intimoriva le vittime, costrette a consegnare i soldi con tassi di interesse fino al 40 per cento. I Carabinieri hanno arrestato tre persone, due donne di 52 e 25 anni, e un uomo di 26, tutti con precedenti, con l’accusa di estorsione, usura ed esercizio abusivo di attività finanziaria in concorso.

L’attività investigativa dei militari, che ha avuto origine con la denuncia di una delle diverse vittime che si erano rivolte ai tre indagati per ottenere un prestito di denaro, ha permesso la ricostruzione del modus operandi: le due donne, si occupavano della materiale riscossione dei soldi, anche in virtù del fatto che l’uomo era agli arresti domiciliari. Di proprietà di quest’ultimo, tuttavia, era il denaro. Ed era lui ad occuparsi di minacciare la vittime per garantirsi la consegna del bottino entro il giorno stabilito. 

Il solido quadro indiziario raccolto dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Monte Sacro, coordinati dalla Dott.ssa Nadia Plastina della Procura della Repubblica di Roma, è sfociato in un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip, Paola Della Monica, nei confronti dei tre usurai che rischiano condanne fino a 20 anni di reclusione.

Le due donne indagate erano già state arrestate in flagranza lo scorso 17 novembre, quando, talmente spregiudicate, erano arrivate perfino a riscuotere il denaro nei pressi  della Città Giudiziaria di Piazzale Clodio, arrivando a minacciare di morte una vittima, impiegata di una delle varie cooperative di servizi del Tribunale di Roma, con l’emblematico gesto del "taglio della gola". Il tutto, infatti, avvenne a poca distanza dalle aule di giustizia, ma sotto gli occhi vigili e discreti dei Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Monte Sacro che immediatamente intervennero bloccando e arrestando le due donne.

Le indagini proseguiranno per accertare il volume degli affari illeciti dei 3 usurai, ora in carcere a Regina Coeli e Rebibbia Femminile, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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