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Cronaca Ladispoli

Usura: estorsioni col metodo "camorristico", sequestrati 100 milioni di beni

Sequestrati 49 immobili di lusso a Ladispoli e Civitavecchia, ed 8 automobili

Dopo l'operazione Eclissi ad Ostia, continuano le operazioni antimafia sul litorale. Il Centro Operativo D.I.A. di Roma e i Carabinieri della Compagnia di Civitavecchia hanno eseguito dei provvedimenti di confisca nei confronti di cinque uomoini residenti a Ladispoli, ritenuti i responsabili, a vario titolo, di una "consorteria criminale", che nel tempo ha consentito loro di accumulare illecitamente un ingente patrimonio, "frutto principalmente di un articolato sistema di usura ai danni di cittadini e imprenditori locali in crisi economica, molti dei quali anche con il vizio del gioco d'azzardo".

La D.I.A. di Roma, attraverso complessi approfondimenti investigativi, ha ricostruito le dinamiche del sodalizio che, costituito da un nutrito numero di soggetti di origine campana trasferiti a Ladispoli, era riuscito a trasferire in quel territorio il modus operandi della "camorra" napoletana per la diffusione e la gestione di traffici illeciti, come testimoniato, tra l'altro, anche in diverse sentenze emesse a loro carico.

Il Tribunale di Roma ha quindi confermato in pieno, con le odierne pronunce, l'impianto accusatorio sostenuto dalla D.I.A., disponendo non solo la confisca del patrimonio delle persone coinvolte, ma anche la misura di prevenzione della sorveglianza speciale di Polizia con obbligo di soggiorno, a carico di quattro di loro.

Il patrimonio confiscato, il cui valore ammonta ad oltre 100 milioni di euro, consiste in 49 immobili di pregio, riguardanti anche ville con piscina, appartamenti di lusso ed appartamenti nei comuni di Ladispoli e Civitavecchia, 8 veicoli, 23 rapporti bancari e finanziari e  5 società e relative quote aziendali.

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