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Cronaca

Allarme finopril: blitz dei Nas: sequestrati oltre 90 chili di uova contaminate

Dopo un primo rintraccio e blocco di prodotti pericolosi o sospetti provenienti dall'estero, una seconda fase operativa sta interessando l'intera filiera nazionale

Resta alta l'allerta per la questione relativa alle uova contaminate per presenza della sostanza insetticida denominata finopril. Dopo le due positività a Roma e Ancona le attività di controllo da parte dei Carabinieri dei NAS, attualmente in piena fase esecutiva sull'intero territorio nazionale, hanno evidenziato due ulteriori positività rispetto a quelle già comunicate dal Ministero della Salute.

Gli esiti preliminari dell'attività dei NAS si innestano nel più ampio ad articolato piano di controllo disposto dal Ministero della Salute, elaborato per monitorare i prodotti a base di uova sia di provenienza estera che di produzione nazionale, al fine di rilevare eventuali situazioni di contaminazione con il citato insetticida, il cui uso è vietato negli allevamenti di animali impiegati per produzioni alimentari destinate al consumo umano.

Dopo un primo rintraccio e blocco di prodotti pericolosi o sospetti provenienti dall'estero, una seconda fase operativa sta interessando l’intera filiera nazionale del comparto degli ovoprodotti, alla quale i Carabinieri dei NAS partecipano attivamente con interventi ispettivi, campionamenti e sequestri cautelativi di prodotti di varie tipologie.

I NAS hanno partecipato attivamente a tutto il sistema integrato di controllo nazionale, sia nel rintraccio dei flussi commerciali di prodotti esteri a base di uova, indicati come contaminati (sequestrando ovoprodotti liquidi o in polvere nonchè preparati per omelette e dolci destinati principalmente alla ristorazione etnica), sia nelle fasi di campionamento di prodotti nazionali disposto dal Ministero della Salute. In tale ambito, i NAS hanno eseguito, congiuntamente alle ASL ed anche in autonomia, 253 accessi ispettivi presso allevamenti, centri di distribuzione e lavorazione delle uova, industrie e laboratori di produzione di prodotti dolciari, salse e paste all’uovo, sequestrando cautelativamente oltre 91mila chili di uova e ovoprodotti (di cui 106 chili penalmente), in attesa dei responsi analitici dei 107 campioni conoscitivi inviati ai laboratori degli Istituti Zooprofilattici di Teramo e Roma, di cui si è in attesa degli esiti.

Con riferimento ai campioni effettuati dai NAS, i suddetti laboratori, al momento, hanno rilevato due positività al fipronil riconducibili, una in uova prodotte in Provincia di Viterbo, e una in pasta all’uovo prodotta in Provincia di Macerata. Sono già stati operati immediati accessi presso le strutture interessate e i relativi capannoni adibiti ad area di conduzione delle galline ovaiole al fine di bloccare i lotti contaminati, ricostruirne la filiera di distribuzione e disporre immediate misure restrittive nella gestione aziendale.

Inoltre, sono in atto, su disposizione della Direzione Generale della Sanità Animale e dei Farmaci Veterinari del Ministero della Salute, ulteriori ispezioni mirate, eseguite insieme alle autorità sanitarie regionali, atte a verificare presso allevamenti la possibile detenzione illecita di farmaci o sostanze non autorizzate indebitamente utilizzate e procedere al campionamento di matrici ambientali (uova in guscio, pelle e grasso, mangimi e acque di abbeveraggio).

Nelle verifiche svolte nelle ultime ore conseguenti alla positività accertata dai  NAS di Viterbo e Ancona, gli interventi hanno consentito di sequestrare complessivamente 60.000 uova per consumo umano, 32.200 uova destinate all’alimentazione zootecnica, tre capannoni per allevamento con 26.000 galline ovaiole ed un centro di imballaggio uova.

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