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Cronaca Lanuvio

Lite tra parenti finisce nel sangue: colpito da piccone, rischia di perdere un occhio

L'uomo è stato portato all'ospedale Umberto I. Bloccati dai Carabinieri i due aggressori

Rischia di perdere un occhio un 64enne del Gabon, conosciuto come Natale. L'uomo, che si è trovato in mezzo ad una vera e propria faida familiare, è ricoverato al Policlinico Umberto I dopo aver subito un intervento maxillo facciale. Non è in pericolo di vita ma le sue condizioni sono gravi. 

Una brutale aggressione che, secondo le immediate indagini dei Carabinieri, ha portato all'arresto di un uomo di 64 anni, operaio di Lanuvio, e al fermo indiziato di delitto di un serbo di 27 anni. I due, accusati di lesioni personali gravissime, sono stati portati al carcere di Velletri. 

Lite familiare finisce nel sangue

E' questo il bilancio di una lite, finita nel sangue, andata in scena lo scorso 16 ottobre a Lanuvio. I fatti. Tutto è iniziato prima delle 18 in un terreno agricolo in via Passo della Corte. Lì sorge un villetta di proprietà del padre di due fratelli di 32 e 25 anni, nipoti dell'uomo di 64 anni poi arrestato, in cui vive Natale che si occupa della gestione della casa. 

L'operaio sessantaquattrenne, quindi, in compagnia del serbo si è recato alla villetta per risolvere con i nipoti dei dissidi legati alla proprietà del terreno. Secondo la ricostruzione fatta, però, gli animi si sarebbero subito riscaldate e dalle parole, accese, si è passato alle vie di fatto. 

Natale colpito con un piccone

I due fratelli sarebbero stati presi a pugni sassate mentre Natale, che ha cercato di difenderli, è rimasto vittima della furia dei due aggressori. In particolare il serbo, armato di piccone, lo avrebbe colpito più volte. Soprattutto al viso. Una volta a terra, il 27enne serbo lo avrebbe poi continuato a colpire, anche con calci e pugni. Quindi la fuga. 

Fermati gli aggressori

I due fratelli, fuggiti in casa, hanno allertato il Numero Unico per le Emergenze. Le immediate indagini dei Carabinieri della Stazione di Lanuvio, accorsi sul posto, hanno permesso di rinvenire il piccone ancora sporco di sangue e di permettere l'arresto, un'ora dopo i fatti, del primo aggressore: l'operaio di 64 anni.

Nella serata anche il serbo è finito nella rete dei militari. Natale, dopo aver subito numerosi traumi facciali, è stato soccorso dal 118 e trasferito in codice rosso al Policlinico Umberto I. Per gli aggressori sono aperte le porte del carcere. 

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