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Cronaca

Muore Ugo Vetere, 'sindaco rosso' che prese il posto di Petroselli

Primo cittadino dal 1981 al 1985 Vetere è venuto a mancare nella sua casa in provincia di Viterbo. Aveva 89 anni. Sassoli: "Un uomo indimenticabile". La camera ardente il 4 aprile

Ha avuto il privilegio e l'onere di prendere il posto di Luigi Petroselli. E' morto questa notte ad 89 anni Ugo Vetere, ex sindaco delle cosiddette 'Giunte Rosse' di Roma. Nato a Reggio Calabria nel 1924 Ugo Vetere fu esponente del Partito Comunista Italiano guidano la giunta capitolina dall'ottobre del 1981 al maggio del 1985. Da primo cittadino, Vetere si era infatti dedicato a completare l'opera di risanamento delle borgate iniziata con le giunte di sinistra, dall'ampliamento della metropolitana, all'edilizia scolastica e agli asili nido, dalla creazione della seconda università di Roma, alla costruzione dei primi centri per gli anziani. Con don Luigi Di Liegro, al quale lo legava un profondo rapporto personale, si impegnò a favore dei senza fissa dimora della Capitale. Era solito dire, durante le visite istituzionali che faceva, "Sono il sindaco di chi mi ha votato, di chi non mi ha votato e di chi mi ha votato contro". La camera ardente dell'ex primo cittadino della Capitale sarà allestita in Campidoglio, probabilmente il 4 Aprile.

ATTIVITA' POLITICA - Vetere comincia la sua attività nella Cgil, dove ricopre prima la carica di segretario provinciale del pubblico impiego e poi, nel 1956, quella di segretario nazionale. Negli anni Sessanta lascia il sindacato per dedicarsi alla politica nella federazione romana del Pci. Nel 1966 viene eletto per la prima volta nel Consiglio comunale di Roma dove diventa capogruppo del gruppo comunista. Nel 1972 è eletto per la prima volta alla Camera dei Deputati nella circoscrizione di Roma. Nel 1976 il Pci ottiene la maggioranza al Comune di Roma e forma la prima giunta di sinistra guidata da Giulio Carlo Argan. Ugo Vetere è assessore al bilancio, carica che mantiene quando ad Argan subentra Luigi Petroselli. A seguito della prematura scomparsa di Petroselli nell'ottobre nel 1981, Ugo Vetere è eletto sindaco.

SASSOLI - Morte dell'ex sindaco Vetere che ha trovato il saluto commosso del candidato sindaco alle primarie del centrosinistra David Sassoli: "Con la scomparsa di Ugo Vetere perdiamo un grande sindaco, buono e coraggioso. Per la nostra città è stato, insieme ad Argan e Petroselli, il simbolo del riscatto e del rinnovamento nella prima grande stagione delle giunte di sinistra a Roma. Eletto sindaco della capitale nel 1981, è sempre stato dalla parte degli ultimi e dei più deboli. Di lui ricordiamo il suo stile sobrio e rigoroso, la sua grande sperienza amministrativa, la sua passione e il suo amore irriducibile per Roma”. “Un sindaco e un uomo indimenticabile - conclude Sassoli - un esempio e un modello per tutti coloro che concepiscono la politica come un servizio. Addio, grande sindaco, Roma non ti dimenticherà”.

VELTRONI - Parole commosse anche da un altro ex sindaco di Roma, Walter Veltroni: "Ugo Vetere è stato un sindaco importante della città in anni difficili, un uomo generoso, la sua morte mi addolora". "Vetere - ricorda - non era nato a Roma, veniva dalla Calabria ma era profondamente nnamorato di questa città, fin dagli anni in cui, alla scuola dell'esercito lui figlio di un ufficiale, aveva fatto le su scelte contro il fascismo e per la Resistenza. Aveva combattuto da soldato risalendo al Nord, era poi stato tra i dirigenti della Cgil del pubblico impiego e quindi un amministratore. Nella sala del Giulio Cesare in consiglio comunale c'era stato per anni come capogruppo del Pci, poi con la svolta a sinistra delle amministrative del 1975 era stato un uomo chiave della giunta di Giulio Carlo Argan prima e di quella Petroselli poi. Era assessore al Bilancio e io allora ero giovanissimo nel consiglio comunale: da lui si imparava moltissimo. Schietto e irruento e insieme serissimo e appassionato. Con a morte di Petroselli la scelta del sindaco cadde su di lui e seppe proseguire il lavoro delle giunte di sinistra guardando soprattutto alle periferie, al risanamento delle borgate, a quel cambio radicale di Roma, fuori dagli anni della speculazione verso una riqualificazione. Non posso dimenticare altre alle sue doti il suo carattere che lo portò ad entrare in una scuola dove uno squilibrato teneva i ragazzi sotto la minaccia di un fucile. Entrò solo e gli disse: 'Sono il tuo sindaco, dammi quell'armà, riuscendo a farsela consegnare. Rivolgo alla sua famiglia le mie sentite condoglianze".

POMARICI - E' Morto l'ex Sindaco di #Roma Ugo #Vetere, verrà ricordato oggi in Aula Giulio Cesare". Così il presidente dell'Assemblea Capitolina Marco Pomarici su Twitter.

SPOSETTI - Ricordo commosso quello del tesoriere storico del Pd Ugo Sposetti: "Ugo Vetere era una persona di grande umanità che sapeva ascoltare i cittadini, oltre che un amico fraterno". "Prodotto del partito romano dirigente - racconta Sposetti - Vetere si era formato nell'impegno in consiglio comunale. Era un profondo conoscitore della macchina amministrativa, e fu un grande protagonista di quella stagione bellissima che cominciò con Argan e proseguì con Petroselli".
 

ZINGARETTI - "Protagonista discreto ma fondamentale di una stagione importante di riscatto di Roma, del risanamento delle borgate, della nascita di una nuova cultura diffusa, Ugo Vetere amava e credeva nella politica come servizio, modello da seguire e quanto mai ancora oggi necessario". Il ricordo del presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti:  "E lo faceva con sobrietà, semplicità e rigore, pensando sempre al collettivo di cui faceva parte e mai al proprio tornaconto personale - aggiunge - Primo cittadino di una Capitale democratica e popolare, ha fatto parte della storia più bella della nostra città, e anche per questo ci mancherà molto. Ciao Ugo. Ciao sindaco".
 

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